FALCONARA MARITTIMA – Ha superato già le 400 firme la petizione lanciata tre giorni fa sulla piattaforma web change.org a sostegno di Morena e Giorgio Mariotti, la coppia di coniugi di Falconara Marittima, entrambi gravemente malati, che rischia di rimanere senza un tetto sulla testa dal momento che l’abitazione di famiglia è andata all’asta.
Morena ha 62 anni, è diabetica, in lista di attesa per un intervento di asportazione dell’utero e nel 2020 in piena pandemia è stata operata per un carcinoma mammario, mentre Giorgio, 64 anni, è costretto a letto, immobilizzato a causa di una patologia neurodegenerativa progressiva e incurabile.
L’appartamento in via Sardegna, dove vivono da 40 anni, è andato all’asta in seguito al fallimento dell’azienda di famiglia di Giorgio, la concessionaria Mercedes e Smart Mariotti: la prima asta è andata deserta, ma il timore di Morena è che via via che si terranno le successive prima o poi la sua casa sarà venduta e a un valore abbondantemente inferiore a quello di mercato.
La quota di abitazione finita all’asta è la metà acquisita dal marito al momento del matrimonio avvenuto più di 40 anni fa in comunione dei beni. Morena è legatissima all’appartamento acquistato da suo padre prima del matrimonio, e all’atto della vendita all’asta della metà di appartamento del marito a lei spetta la liquidazione della sua quota, dalla quale teme di ricevere solo «briciole», denaro non sufficiente neanche a pagare un affitto, visto che percepiscono la pensione del marito.
«Nostro figlio non può aiutarci – afferma Morena -, vive in un piccolo appartamento con la sua famiglia e non può certo ospitarci, né darci un aiuto economico». Una vera e propria leonessa, Morena, nel difendere il marito, con il quale ormai comunica solo con lo sguardo, per far conoscere la sua storia ha inviato una lettera anche al presidente della Repubblica e al Papa.
Adesso con la petizione spera di arrivare al “cuore” della politica marchigiana, per evitare che lei e il marito finiscano in mezzo a una strada nelle condizioni in cui si trovano: «Qualcuno ci aiuti», è il suo appello.Il suo «sogno», come racconta lei stessa, è che qualcuno possa avviare una raccolta fondi per saldare il Tribunale della quota relativa alla porzione di casa finita all’asta. Una situazione disperata la loro, che però sta commuovendo.
«Ho firmato convintamente la petizione perché due persone gravemente malate, colpite da un fallimento in qualità di garanti, con la casa pignorata da un sistema bancario avaro e impietoso, meritano la massima solidarietà», interviene Flavio Mais, economista d’impresa, già presidente dell’Ancona Calcio nel 2010, che conosce bene la famiglia Mariotti e ha deciso di sottoscrivere la petizione.