Ancona-Osimo

Falconara: nascondeva il cadavere della madre morta da tre mesi, figlio ricoverato in Psichiatria

Il 47enne, non apparso del tutto lucido già nel giorno del ritrovamento del corpo, è stato portato in ospedale per accertamenti. Fissata l’autopsia della donna

Torrette
L'ospedale di Torrette di Ancona

ANCONA – Non era apparso del tutto lucido già il giorno del ritrovamento del cadavere della madre e per questo, nella mattinata di oggi, in casa sono arrivati i sanitari del centro salute mentale. Dopo la visita la decisione di ricoverarlo. È stato portato in Psichiatria, all’ospedale di Torrette di Ancona,  il figlio della donna di 78 anni tenuta morta per tre mesi, in casa, a Falconara, mentre lui continuava ad usufruire della pensione della madre.

I carabinieri della Tenenza di Falconara, guidati dal tenente Michele Ognissanti, hanno chiesto ai medici del centro di salute mentale di fare una visita all’uomo, 47 anni, disoccupato da anni, per capire il suo stato clinico. Questo alla luce dello stato in cui è stato trovato il 1° maggio, dopo l’allarme lanciato dalla sorella che, salita nell’appartamento dei due, aveva trovato la madre morta e in avanzato stato di decomposizione.

Il personale è andato a casa del 47enne e, dopo aver valutato la situazione, ha ravvisato la necessità di sottoporlo ad un tso, un trattamento sanitario obbligatorio, ma non è stato necessario perché l’uomo ha seguito di sua spontanea volontà i medici salendo da solo in ambulanza. Farà un decorso in ospedale.

Intanto è stata fissata l’autopsia sul corpo dell’anziana, si terrà giovedì (6 maggio) mattina. Il pm Rosario Lioniello ha affidato l’incarico riscontro al medico legale Mauro Pesaresi. Dovrà chiarire le cause del decesso e il periodo. Il figlio della defunta è indagato a piede libero per occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato per aver continuato a percepire la pensione della donna nonostante fosse morta. È stato il figlio a riferire ai carabinieri che la madre era morta tre mesi fa aggiungendo «domani vi avrei chiamati»