FALCONARA MARITTIMA – La Cooss Marche che gestisce la struttura per anziani Visintini ha comunicato i dati relativi ai degenti positivi al Covid-19: attualmente sono 11 i casi accertati ma asintomatici presenti all’interno della Rsa di Palombina Vecchia, a Falconara Marittima. Altri tre ospiti sono ricoverati in ospedale, due positivi al Covid-19, mentre un degente è ricoverato in attesa di responso. Sono quindi in totale 13 i degenti risultati positivi.
Al Bignamini e Gerundini, stando alle comunicazioni, non risultano invece casi positivi. «Ho preso subito contatti con il responsabile del Visintini – assicura il sindaco Stefania Signorini – e mi sono attivata affinché potessero arrivare il prima possibile ulteriori dispositivi di protezione per personale e degenti».
Oggi (16 aprile) infatti il Comune ha fatto distribuire 300 mascherine chirurgiche alle residenze sanitarie di Falconara. I volontari del gruppo comunale di Protezione civile hanno consegnato 100 dispositivi al Centro Bignamini, altri 100 alla residenza per anziani Gerundini e 100 mascherine chirurgiche al Visintini, cui sono andate anche 10 mascherine Ffp2. Insieme ai dispositivi di protezione, ai direttori delle strutture è stata consegnata anche una lettera del sindaco Stefania Signorini, che ribadisce la vicinanza agli operatori, agli ospiti e alle loro famiglie e l’impegno dell’amministrazione comunale nel monitorare le esigenze di ciascun presidio.
«Ho chiamato ieri anche il presidente della Giunta regionale delle Marche, Ceriscioli, a cui ho chiesto nuovi dispositivi di sicurezza – dichiara la Signorini – e in attesa che arrivino sono a disposizione per ogni eventuale necessità della struttura e mi farò portavoce alle autorità competenti». Il primo cittadino aveva ricevuto comunicazione il 9 aprile, da parte della Cooss Marche che gestisce il Visintini, della positività di due ospiti che erano stati trasferiti in ospedale. L’informazione era arrivata in risposta a una lettera inviata dal dirigente dei Servizi sociali ai gestori di Visintini e Gerundini, cui era seguita una missiva del sindaco per estendere la richiesta anche al Centro Bignamini.
Successivamente la Cooss Marche, ricevuti i risultati dei tamponi effettuati dopo l’accertamento dei primi casi, ha inviato un aggiornamento per informare che è salito a 11 il numero di degenti positivi presenti nella struttura di Palombina Vecchia, mentre un terzo ospite è stato trasferito in ospedale con sintomi che possono essere collegati al Covid-19.
Oggi (16 aprile) il sindaco Stefania Signorini ha scritto al presidente della Giunta regionale Luca Ceriscioli e al direttore generale dell’Asur Nadia Storti per chiedere un nuovo sopralluogo all’interno della residenza protetta per anziani Licio Visintini. Il primo cittadino chiede che venga accertato «l’isolamento delle persone contagiate e che vengano loro assicurate tutte le cure necessarie affinché non si sviluppino complicanze». Nel caso in cui la conformazione della struttura non consentisse un isolamento efficace dei malati, il sindaco chiede di valutarne il ricovero in ospedale.
Proprio questa mattina il Comune ha ricevuto una lettera della dottoressa Daniela Cimini, direttore dell’Unità operativa Prevenzione e sorveglianza malattie infettive e cronico degenerative dell’Area Vasta 2, che trasmetteva l’esito di un precedente controllo. Da allora la situazione è mutata, perché uno dei degenti positivi è stato ricoverato in ospedale. Anche per questo il primo cittadino ha ritenuto opportuno sollecitare un nuovo monitoraggio, che riguardi tanto gli ospiti, quanto il personale. «Va assolutamente scongiurato ogni rischio che anche a Falconara possa ripetersi quanto accaduto in altre strutture italiane, dove molti ospiti hanno perso la vita», ha scritto il Sindaco.
Nel frattempo non sono mancati gli attacchi degli esponenti del Pd al primo cittadino: «Durante la commissione VI Servizi Sociali, svoltasi in videoconferenza mercoledì 8 aprile, la sindaca affermava di non essere a conoscenza di casi positivi nelle strutture Casa Albergo Gerundini, Fondazione Don Gnocchi Bignamini e Istituto Visentini, ma ci risulta invece che nella stessa data le fosse giunta comunicazione attraverso pec, del numero di contagi già presenti all’interno della residenza Visentini. Ci chiediamo come sia possibile che la sindaca non ne fosse a conoscenza o non si fosse tenuta costantemente informata sulla situazione sanitaria in strutture così delicate».
«Non corrisponde assolutamente al vero quanto sostenuto dai consiglieri del Pd – replica il sindaco – a mezzogiorno dell’8 aprile, quando la Commissione si è riunita, non ero affatto a conoscenza di contagi al Visintini. Infatti la comunicazione della situazione dei contagi da parte della Cooss Marche, che gestisce la Rsa, mi è stata inviata il 9 aprile, ossia il giorno successivo alla Commissione. Tra l’altro la lettera della Cooss Marche in merito alla situazione del Visintini è arrivata in risposta a una esplicita richiesta del dirigente comunale dei Servizi sociali, che aveva scritto ai gestori delle strutture di ricovero degli anziani, Visintini e Gerundini».
Gli esponenti del Pd, però, denunciano anche i «troppi incarichi nelle mani del sindaco. Non è ragionevole pensare che in un momento così delicato, una sola persona sia responsabile dell’organizzazione scolastica, dei servizi sociali e della polizia urbana».
«È del tutto fuori luogo il riferimento agli impegni scolastici che mi avrebbero distolto da altre priorità, – replica la Signorini – innanzitutto perché come tutti sanno le scuole sono chiuse, dopodiché tali incombenze non mi hanno mai distolto dai miei compiti di sindaco. In queste settimane l’amministrazione è stata in prima linea per sanificare strade, piazze e marciapiedi, per garantire servizi alle fasce più fragili, per attivare in tempi brevissimi l’erogazione di buoni spesa, per fornire alle famiglie le mascherine e per creare canali solidali a supporto dei soggetti in difficoltà. Un impegno a 360 gradi che si cerca di sminuire con una cattiva informazione, in un momento in cui sarebbe auspicabile maggiore spirito di collaborazione da parte di tutti. Sarebbe bastata una richiesta di accesso agli atti per evitare di diffondere notizie scorrette».