FALCONARA – Per il risolvere l’annoso problema degli sversamenti a mare, il sistema di depurazione MUDS non rappresenta la soluzione. È quanto emerso dalla riunione congiunta della Commissione Lavori pubblici e della Commissione speciale per il risanamento del territorio del Comune di Falconara, alla quale hanno partecipato anche i tecnici di Vivaservizi e del MUDS. Nel corso dell’incontro avvenuto in diretta streaming e fortemente voluto dal consigliere Marco Baldassini (Falconara in Movimento in autonomia decisionale), sostenitore del sistema MUDS, è stata valutata la possibilità di integrare il progetto di VivaServizi, che prevede tre interventi da 22 milioni di euro complessivi (12,7 per Falconara, 9,3 per Ancona), con il sistema di depurazione sottomarina biologica, già applicato in altre realtà.
Il MUDS è un filtro da installare al termine di tubazioni che portano i liquami lontano dalla costa. Durante l’incontro però è stato fatto presente che per posizionare i filtri occorre per prima cosa realizzare tutte le infrastrutture previste dal progetto di VivaServizi, quindi vasche di prima pioggia e collettori, oltre alle condotte a mare. Ciò comporterebbe un maggiore esborso di milioni di euro, in quanto per le portate in gioco nel territorio falconarese è stata prospettata la necessità di acquistare dai 300 ai 400 filtri Muds a un prezzo di 12.500 euro ciascuno.
«Il sistema MUDS, caldeggiato dal consigliere Marco Baldassini, è un sistema integrativo nel senso che potrebbe essere applicato solo quando il mare antistante le nostre spiagge sarebbe già balneabile, per depurare l’acqua oltre gli scogli, dove gli inquinanti si disperdono più rapidamente- sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Valentina Barchiesi-. Il consigliere Baldassini, che in questi mesi ha ripetutamente illuso la cittadinanza con la propria convinzione di proporre la soluzione definitiva e economica al problema degli sversamenti senza avere la minima cognizione tecnica del problema e delle soluzioni prospettate, è stato smentito dagli stessi tecnici di MUDS che subito hanno confermato come il loro sistema possa essere una aggiunta al progetto totale di VivaServizi, e non una alternativa».
«Il sistema MUDS potrebbe eventualmente essere complementare al progetto di VivaServizi in tutti quei casi in cui la quantità di pioggia che si riversa nel sistema fognario è talmente tanta che collettori e vasche non riescono a trattenerla tutta– aggiunge l’assessore all’Urbanistica Clemente Rossi –. Agirebbe comunque solo sugli inquinanti di origine organica, mentre l’efficacia per sostanze come i metalli pesanti non è certa».
Gli amministratori comunali invitano i cittadini a presentare proposte e suggerimenti rispetto alla progettazione commissionata da VivaServizi.
«Questo è il momento per farlo perché i progettisti, individuati con bandi europei, si metteranno al lavoro nei prossimi giorni per redigere i progetti e prospettare soluzioni alternative a quelle indicate in via preliminare- afferma l’assessore Barchiesi –. Sarà possibile proporre nuove localizzazioni per le vasche o altri strumenti per evitare che la quantità d’acqua in caso di piogge sversi verso il mare».
«Se da un lato siamo ancora in tempo a proporre un altro progetto che non sia quello delle vasche in centro città, dall’altro, incuranti della mozione che ho depositato il 18 giugno 2020 per chiedere il blocco dell’opera faraonica almeno per quanto riguarda il territorio falconarese, sono stati ormai firmati i contratti per tutti e tre i lotti (l’ultimo 15 giorni fa) – commenta il consigliere Baldassini-. Una volta firmati e consegnati gli appalti sarà molto difficile tornare indietro, come dimostra il fatto che: “non è vincolante il progetto ma è vincolante l’impegno economico sottoscritto”. Ciò lascia intendere che è inutile proporre una soluzione alternativa più economica perché ormai sembra che i giochi siano chiusi. Io dico sì al collettore di gronda ma dico no alle vasche in centro città. Questa doveva essere la linea unita per il bene e la salvaguardia del territorio falconarese, invece la maggioranza ha mostrato di non essere obiettiva e nemmeno aperta al confronto».
Sulla base di un documento votato all’unanimità dal Consiglio comunale nel 2016, la progettazione preliminare di VivaServizi prevede già, per esempio, l’utilizzo di asfalti drenanti (come chiesto dal consigliere M5S Bruno Frapiccini), o l’utilizzo di sistemi di drenaggio urbano sostenibile come la trasformazione dei parcheggi in Bio-parcheggi permeabili per ridurre la volumetria delle vasche. Tende però a privilegiare la realizzazione di vasche nel tessuto urbano per preservare la spiaggia che verrebbe interessata da lunghi cantieri di durata pari a circa tre anni e da opere troppo impattanti che non ne permetterebbero l’utilizzo.