FALCONARA – Ha fatto leva sui buoni sentimenti e sulla fervente fede cattolica di una pensionata 82enne, inducendola a versarle ripetutamente denaro. Un inganno durato per cinque anni, finché l’astuta donna di origine rumena non è riuscita a dilapidare il patrimonio della vittima, una ex dipendente delle Poste. Sono stati i Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima a scoprire l’arcano e recuperare 40.000 euro sottratti all’anziana.
Nei guai una donna di 46 anni che tra l’altro percepiva il reddito di cittadinanza e un accompagno per il figlio portatore di handicap. La donna aveva adocchiato la sua vittima: un’anziana di 82 anni, in pensione da 25 anni, buona e di indole caritatevole.
Muovendo sui buoni sentimenti dell’anziana, fervente cattolica e da sempre sensibile ai bisogni del prossimo, la 46enne è riuscita a carpirne mano a mano la fiducia, inducendola con continui versamenti di soldi alla dilapidazione di un intero patrimonio che gli investigatori temono essere anche superiore ai 40mila euro caduti in sequestro con la misura emessa dal Gip del Tribunale di Ancona.
Falconara, truffa ad anziana: ecco i dettagli
La 46enne aveva intercettato la sua vittima anni fa davanti ad una chiesa falconarese. Da quel momento era riuscita a raggirarla con facilità, anche grazie alla presenza di quel figlio affetto da disabilità che muoveva a pietà l’anziana. Nel tempo, al fine di ottenere sempre più soldi, era arrivata a propinare storie di una drammaticità ai limiti del paradosso, tutte puntualmente smentite dagli investigatori dell’Arma: la truffatrice senza scrupoli era arrivata ad inventare persino l’esistenza di altri tre figli, dei quali, uno morto in Olanda a seguito di un incidente stradale ed una coppia di gemelli, morti entrambi di ictus all’età di 5 anni. Ed ogni volta che i figli si aggravavano, fino a morire, l’anziana sborsava migliaia e migliaia di euro credendo di contribuire, una volta alle spese sanitarie, altre volte alle spese funerarie.
Ad attivare i militari dell’Arma una segnalazione pervenuta dalla direzione dell’ufficio postale centrale di Falconara Marittima, dove l’anziana negli ultimi tempi si era rivolta con frequenza incalzante, arrivando a confidarsi di non riuscire a fare più fronte alle proprie necessità (acquisto di beni alimentari e pagamento delle bollette), cosa che ha subito allarmato il personale dell’ufficio, considerato il fatto che l’anziana poteva contare su una sufficiente pensione.
Allora i Carabinieri hanno subito raggiunto l’anziana nella sua abitazione, convincendola a raccontare tutto, fino alla richiesta di indicare quale fosse la donna destinataria delle sue donazioni. L’anziana così mostrava una foto ricordo incorniciata sul comodino, ricevuta proprio da quella donna, nella quale la stessa era ritratta mentre stringeva fra le braccia due piccoli gemelli, gli stessi di cui aveva poi millantato la tragica fine per un ictus cerebrale fulminante e simultaneo. I Carabinieri hanno subito notato che l’immagine era stata ritoccata. Da una più accurata perizia, è infatti emerso che i due gemelli riprodotti in foto erano in realtà un solo bambino duplicato e clonato con un astuto trucco grafico.
È stata dunque immediatamente attivata una rete di protezione sociale con il coinvolgimento dei Servizi Sociali del Comune di Falconara Marittima e la tempestiva nomina di un amministratore di sostegno: il tempo necessario per permettere agli investigatori di ricostruire tutti i movimenti di denaro operati in favore della truffatrice e formulare le richieste di misura cautelare alla Procura della Repubblica di Ancona.
Sono stati così sequestrati beni mobili fino ad un ammontare di 40mila euro, in quanto, sugli svariati conti correnti intestati alla 46enne, sono stati trovati ben pochi spiccioli; elettrodomestici di lusso, tra cui, un drone di quasi duemila euro, un super monitor di oltre un migliaio di euro, bigiotteria e monili in oro, e una potente BMW X6 con interni in pelle.
Beni certamente incoerenti con lo stato di disoccupazione della donna, percettrice di un assegno di invalidità per un unico figlio disabile oltre che beneficiaria del Reddito di Cittadinanza. La donna dovrà quindi rispondere del reato di circonvenzione di incapace, tenuto conto del fatto che l’anziana nel frattempo è stata sottoposta ad accertamenti sanitari e refertata affetta da demenza senile. Inoltre, la truffatrice dovrà mantenersi alla larga dalla sua vittima osservando il divieto di avvicinamento ottenuto dai Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima, oltre che provvedere ad una nuova e lecita fonte di reddito, tenuto conto che le sarà sicuramente revocato il Reddito di Cittadinanza.