Ancona-Osimo

Falconara, «Ha mai vaccinato con fisiologica?» «Non lo so», così il medico alla Vita in Diretta

Lo specialista è stato raggiunto dalle telecamere del programma di Rai Uno fuori dal suo ambulatorio sito in vita Marconi, a due passi di distanza dal centro vaccinale Leopardi

Il medico raggiunto dalle telecamere della Vita in Diretta (Rai Uno)

FALCONARA – Già due giorni fa, quando erano suonate le prime sirene, la notizia delle presunte somministrazioni di soluzione fisiologica al posto dei Pfizer era rimbalzata sulle colonne della stampa nazionale. Ieri, invece, è stata la volta delle televisioni, con l’incursione a Falconara di una troupe del programma ‘La Vita in Diretta’, che ha intercettato il medico indagato Sergio Costantini fuori dal suo ambulatorio di via Marconi.

«I vaccini che le aveva fornito l’azienda sanitaria lei li ha fatti ai suoi pazienti?», ha chiesto in prima battuta l’inviato Max Franceschelli. «Certo», la risposta dello specialista. «Tutti?». «Sei». «Ah, soltanto sei. Quindi lei non ha mai vaccinato con la soluzione fisiologica», ha incalzato il giornalista. «Non lo so», la replica del medico che ha lasciato qualche dubbio. Alimentato anche dalla presenza di persone che, tra lo studio di Costantini in via Marconi e il vicino centro vaccinale di via dello Stadio, si sono messe alla ricerca di informazioni utili. Mostrandosi certamente preoccupate, spaesate.

«Quando l’abbiamo sentito stamattina, ci è apparso molto confuso, frastornato», ha aggiunto il cronista della ‘Vita in Diretta’ collegato con il conduttore Alberto Matano. Tesi supportata dalle ulteriori dichiarazioni che il professionista aveva rilasciato alcune ore prima. «Lei ha dichiarato che i vaccini li faceva soltanto all’interno del centro vaccinale Leopardi?», l’altra domanda di Franceschelli. «E a casa», ha integrato Costantini. «E nel suo ambulatorio non faceva vaccini?». Replica con un secco «no». Una versione apparentemente contrastante con la testimonianza portata da un signore intervistato che, ai microfoni di Rai Uno, ha invece specificato come il «vaccino fatto da sua moglie il 6 aprile» sia stato fatto proprio nello «studio privato del dottore».

Nel frattempo le indagini dell’autorità giudiziaria competente proseguono. Come riportato ieri dal programma televisivo, le persone si sono insospettite quando, in occasione del secondo richiamo, sono andate a chiedere il perché del mancato rilascio della documentazione e, tramite i sistemi informatici del centro vaccinale, è sembrato che queste non risultavano tra coloro che avevano ricevuto la prima dose.

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