FALCONARA MARITTIMA – «Ho appreso con rammarico la notizia solo dai giornali e il comunicato scritto dal Sindaco è in gran parte falso e travisa la realtà dei fatti». L’ormai ex vicesindaco Yasmin al Diry ha deciso di replicare al sindaco Stefania Signorini, che ieri pomeriggio con un comunicato stampa ha informato i media di aver deciso di ritirarle tutte le deleghe: Politiche sociali, Scuola, Commercio e Pari opportunità. Le ragioni della decisione sarebbero «la poca attitudine a collaborare con il resto della squadra, un atteggiamento sempre più autoritario e poco propenso al dialogo e il fatto che nelle ultime settimane si sia sottratta al confronto con il sindaco e con gli altri assessori, non partecipando alle sedute di Giunta e di Consiglio comunale».
«L’unica cosa che corrisponde al vero – replica Yasmin Al Diry – è il fatto che mi sono opposta fortemente ad una sua iniziativa politica di inizio novembre. Ho voluto contrastare quello che per me è risultato un vero e proprio sopruso esercitato direttamente dalla Sindaca in maniera arbitraria, la quale abusando della propria autorità ha voluto forzatamente imporre la propria volontà a danno dei diritti dei più deboli. La frattura reale è nata quando, durante la variazione di bilancio di metà novembre, mi sono indignata e opposta allo spostamento di ingenti fondi economici dal capitolo di spesa della Scuola a favore di quello del Turismo. In seguito, sono riuscita a recuperare tali fondi e li ho impiegati per: l’educativa scolastica a favore dei bambini e dei ragazzi diversamente abili (ma c’è ancora molto da fare in questo ambito), l’ampliamento dell’offerta formativa dei 3 istituti comprensivi scolastici, tende e arredi per migliorare l’ambiente scolastico. Anche se non avrò più la possibilità di esprimere all’interno della Giunta comunale il potenziale delle mie idee e del mio impegno politico per Falconara, questo fatto non mi toglie lo spirito positivo di volere e poter aiutare in un diverso modo i cittadini falconaresi, di tutti i quartieri e tutte le frazioni».
L’ex vicesindaco saluta tutti «con la certezza e la serenità interiore che le mie promesse della campagna elettorale e di inizio mandato amministrativo sono state in maggior parte mantenute o comunque, se non realizzate, perlomeno non tradite. Promesse mai tradite, a costo di scontrarmi in situazioni tali da doverne pagare la conseguenza di venire estromessa dall’amministrare la città per cui venni eletta con ampio consenso di preferenze personali. Ho cercato di evidenziare al Sindaco e ai colleghi assessori/consiglieri, dopo il trascorrere del primo anno di rodaggio del nuovo esecutivo comunale, le criticità di una serie di situazioni/problematiche che dovevano essere affrontate con maggiore determinazione e con una adeguata programmazione, allineata con gli indirizzi politici di mandato. Ho rappresentato la necessità di una Giunta che fosse maggiormente a contatto con la cittadinanza e per tale motivo ho spesso cercato di farlo partecipando attivamente a molti degli eventi organizzati dall’Ente comunale (seppur non avessi la delega al Turismo/Cultura), tra i quali anche quelli di cui non ne condividevo la realizzazione, ma per puro spirito di gruppo e di appartenenza a questa maggioranza di governo».
«Riconfermo quanto ho già detto, poche settimane fa, – continua – quali punti fondanti del programma elettorale che ci ha reso vincenti alle ultime elezioni e cioè la rivitalizzazione della città attraverso la sicurezza, il decoro urbano e la migliore vivibilità dei quartieri. Non può bastare l’uso indiscriminato della “politica delle feste in piazza” con la speranza che esse siano la panacea di tutti i problemi. I cittadini non ci hanno dato il loro voto per fare quanti più eventi festaioli possibili e tutti in Piazza Mazzini. Una qualsiasi organizzazione complessa, come lo è appunto quella comunale, deve progettare ed agire per priorità, soprattutto se si lavora con un bilancio asfittico come a Falconara». E un ringraziamento va a «tutti i cittadini che mi avevano votato e mi hanno così dato la possibilità di realizzare quanto svolto in questi 18 mesi di incarico di assessore. Grazie a tutti coloro che, a vario titolo, ho potuto incontrare e con cui mi sono confrontata al fine di impostare nuovi progetti o risolvere problemi insieme. Grazie anche a tutti quei cittadini che nelle ultime settimane, più intensamente che mai, mi hanno rivolto i loro attestati di stima per la correttezza e l’impegno profuso nell’Ente comunale. Un grande ringraziamento a tutti i dipendenti comunali, in particolar modo a quelli con cui maggiormente ho collaborato, a tutti va il mio elogio e la mia stima per il lavoro che svolgono silenziosamente e quotidianamente con la massima precisione».
All’indomani della decisione del Sindaco, è stato già indicato il nome di chi subentrerà in Giunta. È di Romolo Cipolletti il nome scaturito dal confronto tra il sindaco Stefania Signorini e il gruppo di Falconara in Movimento per subentrare a Yasmin, che era espressione della stessa lista di maggioranza. La scelta del nuovo assessore dovrà tenere in considerazione le indicazioni del gruppo dal quale Al Diry proveniva e gli equilibri della maggioranza, rappresentata in Consiglio comunale da quattro consiglieri di Fim (Luca Cappanera, lo stesso Romolo Cipolletti, Vincenza De Luca e Luca Grilli), da tre di Uniti per Falconara (Raimondo Baia, Giorgia Fiorentini e Stefania Marini) cui si aggiunge il presidente del Consiglio comunale Goffredo Brandoni, da uno di Direzione Domani (Caterina Serpilli) e da un indipendente (Marco Baldassini).
Romolo Cipolletti è stato eletto consigliere per la prima volta nel 2013 nella lista di Falconara in Movimento, simbolo depositato dallo stesso Cipolletti e ripresentato nel 2018. È attualmente capogruppo di Fim e presidente della V Commissione (sicurezza, viabilità e volontariato). Ha svolto la sua attività lavorativa per la polizia locale di Falconara. È entrato a far parte del Comando falconarese nel 1974 come agente, per poi diventare ufficiale nel 1992 e comandante nel 2002 (con il grado prima di maggiore, poi di colonnello), ruolo che ha mantenuto fino al 2007, anno del pensionamento. Nel corso della sua carriera è stato anche dirigente e ha guidato la polizia municipale di Montemarciano. Nei prossimi giorni il sindaco Stefania Signorini valuterà la proposta e le deleghe da attribuire, nel frattempo i settori prima appannaggio di Yasmin Al Diry restano in capo allo stesso primo cittadino.