Ancona-Osimo

Fallimento Aerdorica, decisione del Tribunale rinviata al 25 gennaio

Il collegio dei giudici presieduto da Francesca Miconi ha deciso il rinvio in attesa di conoscere la decisione della Commissione Europea. Domani nuovo incontro tra azienda e sindacati

L'aeroporto delle Marche

ANCONA- È stata rinviata al 25 gennaio la decisione del tribunale di Ancona sulla richiesta di fallimento di Aerdorica, la società che gestisce l’aeroporto Raffaello Sanzio, avanzata dal Pm Paolo Gubinelli. Il collegio dei giudici presieduto da Francesca Miconi ieri (8 gennaio) ha deciso il rinvio in attesa di conoscere la decisione della Commissione Europea sulla configurabilità o meno della natura di aiuto di Stato per l’aumento di capitale fino a 20 milioni di euro da parte della Regione Marche. Nel provvedimento si prende atto degli aspetti positivi del piano di risanamento messo in campo dal nuovo management guidato dall’amministratore unico della società Federica Massei e del superamento della tanto temuta situazione d’insolvenza. Aerdorica deve però poter disporre dell’aumento di capitale deciso dalla Regione così da affrontare gli impegni economici presi. Il collegio di giudici ha anche chiesto al consulente tecnico un’integrazione di perizia sull’impatto che avrebbe l’eventuale restituzione di anticipi qualora anch’essi venissero infine considerati aiuto di Stato.

Su Aerdorica pesano oltre 40milioni di debiti e a questo si aggiunge il problema che i costi superano i ricavi. Per ovviare a questa problematica, il piano di risanamento predisposto dalla Massei prevede un aumento di passeggeri da 400mila a circa 650mila. Proprio per questo motivo sono stati firmati recentemente nuovi contratti per nuove rotte con Tez Tour, Volotea e EasyJet. Inoltre, per ridurre le spese, la società ha previsto un taglio del costo del lavoro di circa 1,4 milioni di euro ma questa scelta non ha mai trovato il parere favorevole dei 97 dipendenti. Domani, 10 gennaio, è previsto un nuovo incontro tra azienda e sindacati. Non è ancora stato raggiunto nessun accordo e i 75 giorni dall’inizio della procedura prevista dalla legge sul licenziamento collettivo sono in scadenza. Se nemmeno questa volta si trovasse un’intesa, il rischio è che potrebbero partire immediatamente 20 lettere di licenziamento. Anche la privatizzazione di Aerdorica non è andata a buon fine. Con un’istanza prefallimentare in corso, il bando di gara per trovare un privato interessato all’acquisto del 51% della società è andato deserto.