Ancona-Osimo

“Fermiamo la scia di sangue nelle Marche”, ad Ancona l’assemblea regionale Cisl sulla sicurezza sul lavoro

L’assemblea, dove interverranno i rappresentanti sindacali della salute e sicurezza provenienti da tutta la regione, rappresenta una tappa significativa della mobilitazione promossa dalla Cisl su scala nazionale

ANCONA – “Fermiamo la scia di sangue nelle Marche: prevenzione, partecipazione, contrattazione“. Questo il titolo dell’assemblea regionale su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, organizzata e  promossa dalla Cisl Marche, che si terrà ad Ancona giovedì 30 maggio, ore 9 al Conero Break in via Luigi Albertini 6.  

L’assemblea, dove interverranno i rappresentanti sindacali della salute e sicurezza provenienti da tutta la regione, rappresenta una tappa significativa della mobilitazione promossa dalla Cisl su scala nazionale, “Fermiamo la scia di sangue”, focalizzata sui temi della salute, sicurezza e prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.

I lavori saranno aperti  dal Segretario Generale della Cisl Marche, Marco Ferracuti, con un intervento dal titolo “Un patto di responsabilità per le Marche”; seguirà “Tra prevenzione e contrattazione” a cura di Massimo Giacchetti, responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza della Cisl Marche.
Previsto l’intervento del Presidente  della Regione Marche Francesco Acquaroli.

Seguiranno Fabio Filippetti e Antonello Lupi dell’Agenzia Regionale Sanitaria Marche, che presenteranno i “Piani Mirati di Prevenzione, strumenti fondamentali per la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Raffaella Compagnoni di Inail Marche su “La prevenzione nelle aziende: incentivi ed opportunità”, mentre Pierluigi Rausei dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro su “Le attività di vigilanza”.

Mattia Pirulli, Segretario Nazionale della Cisl, concluderà i lavori. «L’iniziativa mira a un dialogo costruttivo tra le istituzioni, le aziende e i lavoratori, mettendo al centro il ruolo della partecipazione, contrattazione e le strategie di prevenzione», spiega la Cisl Marche.