Ancona-Osimo

Fermo, «non si può morire di alternanza», manifestazione regionale di protesta degli studenti

Gli studenti sono scesi in piazza a Fermo per protestare contro l'alternanza scuola lavoro dopo la morte di Giuseppe Lenoci durante uno stage in termoidraulica

La manifestazione degli studenti a Fermo

ANCONA – Manifestazione regionale di protesta degli studenti in Piazza del Popolo a Fermo dopo la morte di Lorenzo e Giuseppe, i due giovani rimasti vittime di due incidenti nel giro di un mese, uno durante l’alternanza scuola lavoro e l’altro durante uno stage.

«Non si può morire di alternanza» recita uno degli striscioni affissi in piazza dai ragazzi giunti anche da altre città delle Marche per dire basta alle morti durante gli stage scolastici. Lunedì l’incidente che ha strappato alla vita Giuseppe Leonci, il ragazzo 16enne di Monte Urano, morto durante uno stage in termoidraulica dopo che il furgone su cui viaggiava ha subito un terribile schianto, nel quale anche il conducente del mezzo è rimasto ferito gravemente.

Una morte, quella del giovane fermano, che ha seguito a pochi giorni di distanza quella di Lorenzo, il ragazzo della provincia di Udine, ucciso da una trave d’acciaio in uno stabilimento metalmeccanico.

Rodolfo Valentini, uno degli studenti scesi in piazza, rivendica una revisione dell’alternanza scuola lavoro: «Chiediamo più sicurezza nel mondo del lavoro, anche in considerazione delle vittime che si sono avute nel 2021, una tragedia che si ripercuote sugli alunni attraverso gli stage e i Pcto  (percorsi di alternanza scuola lavoro, ndr)».

Lo studente però precisa «non chiediamo l’abolizione» dell’alternanza scuola lavoro, ma «di contro-riformare  la “Buona scuola” di Renzi che ha mandato in confusione le scuole e l’organizzazione della scuola».

Un momento della manifestazione a Fermo

Gli studenti hanno puntato il dito anche contro i tagli strutturali all’istruzione, la carenza degli spazi all’interno delle scuole  hanno invocato maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro. Al loro fianco c’era anche il mondo sindacale con Fiom Cgil di Fermo e una delegazione di lavoratori della Caterpillar, l’azienda jesina su cui si è aperta un vertenza.