ANCONA – Sarà un Ferragosto da bollino rosso quello del 2021. La morsa del caldo africano non lascia la Penisola e per le giornate di sabato 14 e domenica 15 agosto (Ferragosto) Ancona sarà tra le 16 città italiane più calde.
Sulle Marche proseguirà infatti fino a lunedì l’ondata di calore che sta interessando un po’ tutto il Paese, e che si tradurrà nel bollino rosso per il capoluogo che soffrirà l’afa insieme all’entroterra.
Se le città più calde saranno Ancona e Fabriano, il disagio legato alle alte temperature sarà avvertito in tutta la regione, in particolare nelle aree a fondovalle e nelle conche, come Ascoli Piceno, Jesi, Acqualagna, San Severino, ma farà molto caldo anche sulla costa, nonostante le località potranno beneficiare delle brezze marine.
«L’anticiclone Africano tenderà a perdurare fino a lunedì 16 agosto – spiega il meteorologo della Protezione civile, Francesco Boccanera -, con tempo sostanzialmente stabile e temperature alte, a partire dalla giornata di martedì l’anticiclone tenderà a cedere per l’arrivo di correnti atlantiche più fresche».
Insomma la giornata di martedì metterà fine alle ondate di calore e farà scendere la colonnina di mercurio di qualche grado, portando temperature più gradevoli. «Martedì e mercoledì – prosegue il meteorologo – avremo tempo instabile con possibilità di rovesci e temporali». Nei giorni successivi le condizioni meteorologiche torneranno alla stabilità.
Intanto però le ondate di calore in questi ultimi giorni hanno fatto registrare temperature sopra la media anche di 3-4 gradi rispetto ai valori tipici del periodo: se la temperatura media del periodo ad Ancona è di 30-31 gradi, ieri si è arrivati a 33 gradi, tre gradi in più sopra la media anche a Macerata.
Bambini e anziani a rischio, ecco cosa fare
I bambini e gli anziani sono tra le categorie più a rischio con le alte temperature. Il pericolo maggiore è quello della disidratazione. Gli anziani sentono meno lo stimolo della sete e quindi sono ancora più esposti alla disidratazione per questo è importante aumentare l’apporto idrico e incrementare il consumo di alimenti come frutta e verdura che hanno una azione idratante sull’organismo. E sono proprio loro ad affollare in questi giorni il Pronto Soccorso di Torrette, dove arrivano spesso disidratati.
Il pediatra Giuseppe Pino Cicione, segretario provinciale della Fimp, Federazione Italiana Medici Pediatri, spiega che nei bambini piccoli il rischio di disidratazione per il caldo è più alto proprio per la composizione corporea dei lattanti caratterizzata da una maggiore presenza di acqua. Se fino ai sei mesi «è sufficiente il latte materno- spiega il pediatra -, per essere certi che il bambino sia ben idratato è importante controllare il pannolino, che deve risultare bagnato ogni 4 ore e l’urina deve essere trasparente».
Nei bambini più grandi, oltre i sei mesi occorre dare da bere anche acqua, oltre al latte materno. Attenzione in caso di febbre, diarrea e vomito, condizioni che possono portare più rapidamente alla disidratazione. Importante anche evitare di far uscire i bambini nelle ore più calde e proteggerli in spiaggia con cappellini.