ANCONA – Rumori e musica alta al punto di far vibrare gli infissi fanno scoprire una festa abusiva organizzata in barba alle misure di prevenzione per il Coronavirus. Denunciati studenti universitari. È successo nella notte, in via Piave, ad Ancona.
Attorno all’1 sono arrivate al 113 della Questura diverse chiamate da parte di alcuni cittadini che segnalavano una festa in un’abitazione privata. Una volta giunti sul posto, i poliziotti hanno notato alcune decine di giovani universitari che alla vista della pattuglia si sparpagliavano fuggendo in varie direzioni. Davanti a loro una situazione davvero paradossale, se si pensa al periodo storico che si sta vivendo, con il divieto di evitare assembramenti per non propagare eventuali contagi da Coronavirus.
La polizia ha sentito musica che si udiva distintamente già dalla strada, urli di festa, rumori che facevano tremare le pareti. All’interno dell’abitazione altri giovani studenti universitari, sia italiani che stranieri, questi ultimi aderenti al progetto Erasmus, i quali avevano organizzato una festa in grande stile.
Fuori dalla porta addirittura avevano messo un cartello stradale di divieto di transito per lavori e all’interno dell’appartamento un cartello di “lavori in corso”, segnaletica del Comune di Ancona rubata dalla sede stradale.
Un centinaio di bottiglie di alcolici e superalcolici sparse per tutta la casa. I poliziotti, tutti muniti di mascherine antivirus, hanno fatto cessare il festino identificando alcuni dei partecipanti tra italiani e spagnoli, tra cui i due titolari dell’abitazione, spagnoli, tutti tra i 22 e 25 anni.
Tutti sono stati denunciati per disturbo del riposo e delle occupazioni. Denunciati anche per non aver rispettato la normativa anti Coronavirus prevista dal decreto ministeriale del 4 marzo scorso. I due spagnoli sono stati denunciati anche per la ricettazione della segnaletica stradale.