Ancona-Osimo

Festa del mare, cresce l’attesa per i fuochi al Molo Rizzo. Il vescovo Spina: «Prendiamoci cura delle nostre acque» – FOTO

In mattinata, il consueto lancio della corona in memoria dei caduti, dopo la Santa messa al Duomo di San Ciriaco. Tutte le FOTO della giornata di oggi

Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti insieme all'arcivescovo Spina durante la cerimonia

ANCONA – Festa del mare, un corteo di barche con le più alte autorità civili, militari e religiose. Tra poco (verso le 22 di stasera, 3 settembre) arriveranno i fuochi d’artificio sparati per la prima volta dal molo Rizzo. In mattinata, invece, il consueto lancio della corona in memoria dei caduti, dopo la Santa messa al Duomo di San Ciriaco. «Prendiamoci cura del nostro mare. Chiediamo al Signore che ci renda operatori di pace, perché ciascuno nel proprio ambito promuova l’ecologia integrale».

Queste le parole di Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, durante la messa presieduta questa mattina nella Cattedrale di San Ciriaco, alla presenza dei cittadini e delle autorità civili e militari, tra cui il prefetto Darco Pellos, il sindaco Daniele Silvetti, il questore Cesare Capocasa, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale Vincenzo Garofalo.

In occasione della festa del mare, l’arcivescovo ha ricordato l’esortazione apostolica “Laudato sì” in cui «Papa Francesco sottolinea che siamo tutti connessi, realtà ambientale e realtà umana camminano insieme. Mi sono rimaste impresse le parole che il Santo Padre mi disse ad una udienza: ˈPrenditi cura del mare ˈ. Lo abbiamo fatto con la celebrazione dell’anno francescano nel 2018-2019 e continueremo a farlo come Chiesa locale – ha continuato Spina – Non posso dimenticare le parole di un anziano ed esperto pescatore, che mi ha detto ˈ Se vuoi parlare del mare, guarda gli occhi di un marinaio, di un pescatoreˈ».

E ancora: «Quando si guardano i volti delle persone allora tutto si illumina. Oggi sono tante le difficoltà che incontrano i pescatori, coloro che vivono il mare e vivono di mare, che lamentano la fatica e il disagio economico a cui si aggiungono dei provvedimenti legislativi e una burocrazia che ritengono penalizzanti. Se non si entra in contatto con il mondo del mare non si riesce a capire quanto sia faticosa la vita dei marittimi. Con il loro lavoro sulle navi che trasportano merci in tutto il mondo, in modo spesso invisibile rendono possibile la nostra quotidianità e sostengono l’economia».

«Il mare è fonte di vita – ha proseguito Spina – e oggi il pensiero va anche a tutte le persone che vi si recano in vacanza e trovano servizi efficienti, a quanti vi fanno sport, a quanti ne godono la bellezza. A tutti gli operatori che fanno del turismo la loro ragione professionale e pastorale giunga la gratitudine affinché non si trascuri di contemplare la bellezza del creato nel prenderci cura della nostra casa comune, affidataci da Dio».

Poi, l’arcivescovo ha speso due parole sulla sostenibilità: «Quante attenzioni e opere virtuose sono in campo oggi: penso a quanti con responsabilità non intossicano il mare scaricandovi rifiuti, in modo particolare la plastica. Qui ad Ancona c’è un cantiere che ha costruito Pelikan, il battello ecologico che ripulisce il mare dai rifiuti. Quanti pescatori, con le loro imbarcazioni e gratuitamente, si prendono cura del mare ripulendolo dalla plastica. Grazie a quanti vigilano con perizia e professionalità per affermare la chiara legalità. Guardiamo il nostro mare come grande opportunità di lavoro e non dimentichiamo il dramma delle migrazioni che responsabilizza a vivere il mare come opportunità di incontro tra culture, di scambi e commerci: perché non deve e non può essere un luogo di morte».

Tra l’altro, Papa Francesco, nell’Angelus di qualche domenica fa, ha parlato delle oltre duemila persone migranti che sono morte tentando di attraversare il Mediterraneo, dall’inizio del 2023 a oggi. «Ha definito la loro morte “una piaga aperta nella nostra umanità” e ha invitato ad agire con “solidarietà e fratellanza”. Oggi diciamo grazie al Signore per il dono del mare. Ancona, porta d’Oriente e via della pace sappia essere sempre più città viva e accogliente. Chiediamo al Signore che ci renda operatori di pace, perché ciascuno nel suo ambito promuova una ecologia integrale. É noto a tutti che la crisi ecologica è la manifestazione esterna della crisi etica, culturale e spirituale della modernità (LS 119). L’ecologia integrale ci invita a guardare in modo diverso la situazione odierna, nella consapevolezza che la crisi socio-ambientale deriva da un’antropologia distorta, che mentre riduce la persona umana a individuo isolato – inteso per lo più come homo oeconomicus –, considera la natura esclusivamente come una risorsa da sfruttare, portandoci così a un all’allontanamento dalla relazione vitale che dovremmo avere con il Creatore. Camminiamo insieme per perseguire il sogno di Dio per tutti noi che ci vuole vivi e gioiosi nella fratellanza umana e nell’armonia del creato. Custodiamo il nostro mare».

Durante l’offertorio, un pescatore ha portato all’altare un cesto pieno di pesci, dopodiché la festa del mare è continuata al porto antico con il corteo delle barche. A bordo del rimorchiatore Elisabetta, seguito da decine di imbarcazioni, Spina e il conosciutissimo cappellano del porto, don Dino Cecconi, hanno animato un momento di preghiera invocando la Madonna Stella Maris. L’arcivescovo ha anche ricordato tutti coloro che purtroppo hanno perso la vita in mare e, insieme al sindaco Daniele Silvetti, ha lanciato la corona d’alloro nel bacino dello scalo.

Dopo la deposizione delle corone, avvenuta alle 10, in corso Amendola ha preso il via Sbaracco, tradizionale appuntamento divenuto ormai annuale. In centro, mostre mercato, degustazioni e street food, con il teatrino dei burattini alle 19.

A breve, intorno alle 22, invece, è atteso al porto uno spettacolo di fuochi d’artificio che richiamerà migliaia di curiosi, tra visitatori e cittadini. «I fuochi verranno sparati per la prima volta dal molo Rizzo, per avvicinare la festa del mare alla città, ha fatto sapere la giunta». Ieri, per i Tiromancino erano in circa 10mila, mentre alla Mole Vanvitelliana si esibiva Enzo Gragnaniello, per il festival Adriatico Mediterraneo.

È prevista la diretta web dello spettacolo pirotecnico sul canale YouTube Marche 360 al link indicato sul sito del Comune in risoluzione 5,6K in modalità YouTube 360° (immersiva) con il potenziamento dell’audio che permetterà di udire ogni singolo dettaglio sonoro  e la possibilità di inserire i visori all’interno degli smartphone per una vera realtà immersiva.
Per i diportistiche vorranno seguire i fuochi d’artificio dalle imbarcazioni, su disposizione della Capitaneria di Porto attraverso una specifica ordinanza dalle ore 22.00, per tutta la durata dello spettacolo pirotecnico sono individuate le seguenti aree di sicurezza circolari, dalla testata del Molo Rizzo del porto di Ancona: a) 200 metri, in cui è vietato l’ormeggio e sosta delle unità navali; b) 500 metri, in cui è vietata la navigazione e qualunque altra attività comunque connessa con gli usi pubblici del mare e che non sia direttamente correlata all’esecuzione dello spettacolo pirotecnico.

Lo spettacolo nei cieli di Ancona potrà comunque essere ammirato anche da punti panoramici, come il Guasco, Posatora, il Cardeto e via dicendo.