Ancona-Osimo

La mamma può essere imperfetta. I consigli della psicologa: «Ai figli date sicurezza e amore»

«La mamma migliore non è quella perfetta ma quella sufficientemente buona». Tanti i profili psicologici esistenti: «Dalla madre vittima alla madre isterica, passando per quella nera e il profilo totale»

ANCONA – Oggi (12 maggio) è la festa della mamma. Quali consigli è bene fornire alle donne che si ritrovano una creatura fra le braccia? E quali sono gli errori da evitare per non far sì che comportamenti – magari anche involontari delle madri – possano avere ripercussioni negative sul carattere, sul temperamento e sulla psiche dei figli?

Lo abbiamo chiesto alla psicologa anconetana Gloria Trapanese. «Mi sto battendo molto per affrontare il tema della maternità e per affiancare le mamme sin dalla loro nascita – esordisce la dottoressa –. Il tema della nascita di una madre e della sua autoconsapevolezza è spesso minato dall’introiezione di regole e aspettative altrui. Si dice che quando nasce un bambino nasce anche una mamma».

Dottoressa Trapanese, chi è una brava madre?

La psicologa Gloria Trapanese (foto per sua gentile concessione)

«Donald Winnicott (pediatra e psicanalista, ndr) sosteneva che la mamma migliore non fosse la mamma perfetta, ma la mamma sufficientemente buona, ovvero una madre in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni del bambino. Con questo costrutto, si è riusciti a smantellare la figura della madre come necessaria dispensatrice di cure e di amore senza sviste o imprecisioni. Winnicott ha infatti fornito la rappresentazione di una figura alternativa di mamma, quella che viene definita ˊmadre imperfettaˊ, ma tuttavia sana e affettivamente presente».

Madre vittima, madre tigre e tanto altro: quanti profili psicologici esistono?

«Sicuramente nella letteratura psicologica sono affiorate diverse tipologie di profili: la madre isterica, quella ansiosa, la madre nera, la madre totale e la madre vittima. Ogni profilo delinea ˊcaratteristiche tipoˊ – per così dire – di alcune madri. Caratteristiche che incidono sullo sviluppo e sul rapporto con il proprio figlio. Elencare per ogni profilo le varie caratteristiche sarebbe troppo lungo. Perché il tema della maternità è talmente ampio che andrebbe dibattuto in modo molto approfondito».

Cosa è importante trasmettere ai figli?

«Sicurezza e amore. La madre sufficiente buona è la donna spontanea e autentica che nonostante le ansie, le preoccupazioni, la stanchezza – perché si può essere ansiosi, preoccupati e con sensi di colpa – trasmette questi due fattori: la sicurezza e l’amore».

Quali gli errori che proprio non si devono fare?

«Una madre deve sapere che non esiste un libro che possa spiegare come comportarsi col proprio figlio, né ci sono linee guida che indichino ciò che sia giusto o meno fare. Ogni essere umano è differente e così lo è ogni situazione familiare in cui ci si viene a trovare. Più che parlare di errori da evitare, parlerei dell’impegno nell’accettazione delle proprie caratteristiche, dei propri limiti e delle difficoltà».

Cosa si sente di consigliare alle (future) madri?

«In base alla mia recente esperienza di affiancamento delle donne nella fase del perinatale e del post parto, mi verrebbe da dire che può capitare di non sentirsi innamorate al primo sguardo del proprio bambino, ma di innamorarsene piano piano, col passare del tempo. E può capitare anche di non sentirsi di allattare, o magari non si è in grado di farlo pur essendo delle mamme. Insomma – l’esortazione – credete in voi stesse e non pensate che ci possa essere qualcuno che ne sa più di voi rispetto a quel piccolo essere umano di cui vi state occupando. L’importante è cominciare a riconoscere i propri limiti, ma anche a credere al proprio istinto. Muovetevi naturalmente, come vi sentite di fare in quel momento, senza condizionamenti derivanti da giudizi altrui».

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