Ancona-Osimo

Fibromialgia, approvato emendamento nella legge di Bilancio per un fondo da 5 milioni. Il presidente Afi Moretto: «Siamo sempre più visibili»

Le risorse serviranno ai fini dello studio, della diagnosi e della cura della malattia ritenuta invalidante

Il presidente Afi Antonella Moretto

ANCONA – «È stato approvato l’emendamento alla legge di Bilancio con cui si istituisce un fondo pari a 5 milioni di euro ai fini dello studio, della diagnosi e della cura della Fibromialgia». Ne dà notizia con orgoglio il presidente dell’associazione Fibromialgia Italia Odv, Antonella Moretto, dopo aver ricevuto comunicazione dalla segreteria della senatrice Annamaria Parente, presidente della Commissione Sanità e Igiene in Senato. In buona sostanza, nella Finanziaria ormai prossima al voto, è stato inserito un apposito capitolo per l’introduzione di un fondo considerevole che permetterà di affrontare meglio una malattia riconosciuta come invalidante dall’Organizzazione mondiale della Sanità (nel 1992), in quanto colpisce l’apparato muscolo-tendineo e prevalentemente provoca dolori cronici o diminuzione della soglia del dolore.

Per Moretto non può che esserci immensa soddisfazione perché «le cose si stanno muovendo e le persone affette da Fibromialgia sono finalmente più visibili – aggiunge -. L’impegno di Afi nelle Marche, a partire dal 2016, ha consentito di ottenere buoni risultati e di essere da traino per le altre sezioni diffuse nel resto d’Italia. Il riconoscimento della malattia è frutto di anni di battaglie, delle associazioni quali Afi e della Sir (Società italiana Reumatologia). Le persone ora non si sentono più dire “sei pazzo”, “stai male perché sei stressato”, “i tuoi problemi sono immaginari”. La Fibromialgia colpisce oltre 2 milioni di cittadini, con una sindrome che ti cambia la vita per sempre. Prenderne coscienza significa aiutare concretamente chi la affronta».

«Per questo – continua Moretto – riteniamo che questi fondi stanziati siano importanti, ma ovviamente ne serviranno altri. Certamente è un primo passo per dare delle risposte a quel 2,2% di popolazione italiana affetta da Fibromialgia. È probabile, e giusto, che si deciderà di intervenire prioritariamente su chi presenta criticità elevate. In Italia risultano esserci 500mila casi gravi, come da registro nazionale della Fibromialgia. Si potrebbe pensare di utilizzare quelle risorse per stabilire i criteri per valutare chi ha diritto all’esenzione o all’invalidità. Ma aspettiamo che diventi legge, per certo vigileremo affinché i finanziamenti vengano tradotti direttamente sui territori. Poi ragioneremo sul futuro».

Un futuro che Antonella Moretto spera possa vedere le Marche ancora più centrali nella battaglia alla Fibromialgia: «Continuiamo a lavorare con le Istituzioni, quali la Regione e il Consiglio regionale, per apportare delle modifiche migliorative alla legge 38/17, ma anche con il Comune di Ancona, in appositi tavoli tecnici. L’auspicio è che il centro della Reumatologia al Carlo Urbani di Jesi, che dal 2019 è diventato il polo italiano di riferimento per il registro nazionale della Fibromialgia, possa essere adeguatamente sostenuto, nella convinzione che le Marche possano diventare la Regione capofila in questa battaglia».

I contatti di Afi Odv

Sito: www.afiodv.org
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