FILOTTRANO – Il suo “Il mondo al contrario” è stato il caso editoriale dell’anno. Record di copie vendute per un libro auto-pubblicato e larga scia di polemiche suscitate tra politici e intellettuali per le affermazioni contenute nelle pagine su temi come i flussi migratori, il diritto di cittadinanza, il razzismo, la sessualità. Ieri sera, 26 ottobre, il generale Roberto Vannacci, autore del “Mondo al contrario” (editore Il Cerchio), è stato a Filottrano per il nuovo appuntamento dei “Salotti popolari”, gli incontri culturali ospitati nella Villa Gentiloni promossi da Octo club e dal sarto e imprenditore Luca Paolorossi. Il generale ha presentato al pubblico il suo libro in prima assoluta per le Marche, «un testo che secondo molti è diventato il manifesto della libera espressione di giudizio su temi delicati, portatore di un punto di vista sicuramente poco istituzionale e poco ortodosso rispetto ai temi trattati, ostile all’oppressione del politicamente corretto, ma ampiamente condiviso da larghissime fasce di popolazione, di quella che una volta veniva definita la “maggioranza silenziosa”», spiegano i promotori. Un dibattito che si è riacceso in questi giorni dopo la decisione di una docente del Liceo scientifico di Francavilla Fontana (in provincia di Brindisi), che ha adottato “Il mondo al contrario” come libro di testo, provocando reazioni politiche e interrogazioni parlamentari.
Le parole del generale Vannacci
Il generale ha detto: «Villa Gentiloni è bellissima, riporta alla patria che qualcuno vuole distruggere. Ogni giorno assistiamo a tentativi di demolizione della nostra civiltà. Qualcuno criticando il mio libro ha detto che la civiltà italiana non esiste, quel concetto che la rende una. Si sottovaluta, su tutto, la variabile tempo. È come l’arenaria, un insieme di tante componenti che diventano arenaria solo con il tempo. Ogni volta che rinunciamo al crocifisso nelle aule volendo sostituirlo con la foto di qualcuno, la parola mamma con genitore 1, con un martello distruggiamo quell’arenaria generando qualcosa che, pur includendo tutti non contiene nessuno».
Presente il professor Adolfo Morganti, editore del libro, e anche Andrea Aquili, dell’associazione Vecchia Caserma. «È un onore per me accogliere a Villa Gentiloni il generale Vannacci, che ha scelto Filottrano e i “Salotti popolari” per presentare il suo libro in prima assoluta nelle Marche – ha detto Paolorossi -. Il “Mondo al contrario” ha scosso le acque un po’ intorpidite del dibattito pubblico su temi assai delicati, portando alla ribalta idee e posizioni originali e ben argomentate, che hanno tutto il diritto di essere espresse e dibattute. L’appuntamento è stata occasione di conoscenza innanzitutto dei contenuti del libro, per scrostare la discussione da ignoranza, pregiudizi, ostilità preconcette e per offrire nuovi spunti di riflessione su temi di così ampia portata che incidono in modo forte sulla vita politica e sociale del Paese».
La presenza del generale ha scatenato polemiche anche a Filottrano, tanto che ieri sera il Pd ha organizzato una contro serata, un dibattito pubblico nella sede del partito, «La nostra idea di società tra diversità e cittadinanza inclusiva – Per una idea di società diametralmente opposta a quella propugnata dal generale nel suo libroı. Diverse le associazione che hanno aderito.