ANCONA- Sono tre gli Istituti Superiori della provincia di Ancona che riceveranno i finanziamenti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, 17 in tutta la regione. Nelle Marche, le risorse nazionali richieste e ora assegnate ammontano a 12 milioni di euro. I fondi andranno alle amministrazioni provinciali, proprietarie degli edifici, sulla base delle rilevazioni effettuate dalle Regioni. Lo scorso 7 luglio le Marche hanno segnalato le priorità su cui intervenire per finanziare gli interventi di adeguamento alle normative antincendio e sismico, con gli importi necessari.
«Una ricognizione accurata che ha permesso di individuare diciotto interventi su diciassette edifici scolastici che necessitano di investimenti e manutenzioni, nell’ambito della programmazione triennale nazionale 2015/2017. Le strutture dispongono di specifici piani d’intervento che potranno avviarsi» commenta la vice presidente Anna Casini, assessore all’Edilizia scolastica.
Per quanto riguarda la provincia di Ancona, per l’adeguamento sismico dell’IPSIA “Laeng” di Osimo i fondi ammontano a un milione di euro. Per il miglioramento sismico delle officine dell’IIS “Volterra-Elia” di Ancona sono previsti 454mila euro mentre ulteriori 55mila euro saranno utilizzati per il consolidamento dei solai. Infine, un milione di euro per il miglioramento sisimico dell’ITIS “Merloni” di Fabriano.
Per quanto riguarda la provincia di Ascoli Piceno, per la messa in sicurezza sismica sono necessari: 750mila euro per l’IPSIA di Ascoli, 900mila euro per il Liceo Classico “Stabili” di Ascoli e 700mila euro per l’ITC “Fazzini” Grottammare. Altri 420mila sono previsti per la manutenzione straordinaria dell’ISSSAR “Buscemi” di San Benedetto.
Oltre un milione e mezzo di finanziamenti vanno al Liceo Scientifico “Onesti” di Fermo per la messa in sicurezza.
Per la provincia di Macerata sono stati stanziati: 100mila euro per l’adeguamento antincendio del Cantalamessa; 524mila euro per l’adeguamento sismico della palestra Ita di Macerata e 533mila euro per la palestra Ite “Gentili”. Inoltre, 230mila euro di interventi programmati dalla Provincia per: ITA Garbaldi di Macerata, IPSSAR Varnelli di Cingoli, Liceo Classico Leopardi di Civitanova Marche, Liceo Scientifico Da Vinci di Civitanova Marche, IIS Mattei di Recanati, IPIA Frau di Tolentino.
Per quanto riguarda la provincia di Pesaro, alla manutenzione straordinaria dell’Olivetti di Fano vanno 453mila euro; a quella del Liceo Artistico “Mengaroni” di Pesaro 845mila euro, al Cecchi 190mila euro. Sempre a Pesaro, fondi per 1milione e 3mila euro per la messa in sicurezza sismica del Liceo Mamiani sede “Morselli”. Quasi un milione di euro per l’intervento strutturale al Liceo Artistico “Scuola del libro” di Urbino.
Restando in tema di scuole, novità anche sul fronte delle mense bio. Dopo l’esame della Commissione agricoltura, la Conferenza delle Regioni ha dato l’intesa sul decreto interministeriale (Agricoltura, Istruzione e Salute) che istituirà – a seguito dell’emanazione – un fondo di 4 milioni per il 2017 e 10 milioni annui dal 2018 per favorire il consumo dei prodotti biologici nelle mense scolastiche (asili nido, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie).
«Un risultato importante raggiunto, di una scelta che privilegia la salute dei ragazzi e la qualità degli alimenti, che valorizza l’impegno degli agricoltori biologici- afferma la Casini-. La condivisione dell’impostazione e dei contenuti del testo proposto, porta chiarezza nel modo della refezione scolastica, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo dei prodotti biologici, i requisiti da rispettare e i controlli da effettuare. Il fondo è destinato a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica, oltre a realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole. Le risorse vengono assegnate annualmente alle Regioni sulla base del numero dei beneficiari del servizio. È un’opportunità da cogliere perché c’è in gioco la qualità dei cibi che diamo ai nostri ragazzi, facendo, tra l’altro, risparmiare le famiglie e incoraggiare le produzioni biologiche, di cui le Marche sono leader a livello nazionale».
Il decreto interministeriale prevede primalità da inserire nei bandi di gara, in modo da favorire il consumo di prodotti sostenibili e di ridurre lo spreco alimentare. «Le Marche condividono l’impostazione data, in quanto si promuove la salute e si rendono consapevoli i fruitori -studenti e famiglie – sull’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata» conclude la vicepresidente Casini.