ANCONA- «È andata così e così. Io lo considero comunque un passo avanti». È questo il commento del sindaco Valeria Mancinelli all’incontro avvenuto ieri (11 settembre) a Palazzo Chigi, tra il Premier Conte e l’Anci riguardo il congelamento dei fondi del bando periferie.
«Abbiamo portato a casa l’impegno formale del Presidente del Consiglio a trovare una soluzione per riconfermare il finanziamento di 1,6 miliardi per tutti i progetti di riqualificazione delle periferie. Conte ha garantito che i fondi, distribuiti in tre anni, saranno riassegnati a tutti i Comuni che hanno progetti esecutivi e appaltabili. Lo strumento sarà uno stanziamento ad hoc nel prossimo decreto di Governo previsto a giorni– afferma il primo cittadino-. Si tratta di un’apertura importante, frutto della mobilitazione trasversale che c’è stata in tutto il Paese da parte di sindaci, cittadini, associazioni di categoria e parti sociali a cui il Governo non poteva rimanere sordo. Senza una voce forte dai territori, il Governo non avrebbe cercato una strada».
Ma come è risaputo, per il sindaco Mancinelli contano i fatti. «Io sono come San Tommaso: finché non c’è il provvedimento di legge che ripristina i finanziamenti- e, a noi devono essere dati subito (12 milioni di euro ndr) in quanto i progetti esecutivi di Archi e Palombella sono già stati approvati- io rimango vigile. Invito la città e le parti sociali a tenere alta la guardia. Non si è capito perché il provvedimento non si è fatto ieri durante la discussione alla Camera del decreto Milleproroghe. Aspettiamo qualche giorno, ma attivamente. Continueremo con la mobilitazione generale fino a quando quei soldi non torneranno a casa» dichiara la Mancinelli che annuncia la sua presenza a Roma, il prossimo 19 settembre, al direttivo nazionale Anci per coordinarsi insieme a tutti i sindaci sulle azioni da portare avanti.
E conclude: «È chiaro che di questo voto si assumono tutte la responsabilità gli onorevoli del Movimento 5 stelle del territorio e di quelli della Lega».
«Restano incomprensibili i motivi per i quali si sia scelta questa strada preferendola a quella forse più semplice e certamente più immediata di modifica del Milleproproghe. Ne abbiamo preso atto e resteremo molto vigili affinché tutto vada come stabilito o siamo pronti, come già anticipato dallo stesso presidente Decaro, ad interrompere le relazioni istituzionali col Governo» interviene Maurizio Mangialardi, coordinatore dei presidenti regionali delle Anci e Presidente di Anci Marche.
Secondo il capogruppo di Fratelli D’Italia in Consiglio comunale, Carlo Ciccioli, «è prevalsa la linea della collaborazione e del buon senso tra chi sosteneva che bisognava azzerare tutto quanto deciso dal Governo precedente e chi ne faceva una battaglia politica contro l’attuale Governo. Sono usciti battuti sia coloro che sostenevano che era tutto oro colato come il sindaco di Pesaro del PD Ricci, appoggiato in questo anche dal sindaco di Ancona Mancinelli, e chi sosteneva che i progetti andavano rivalutati e corretti e quindi si sarebbe dovuto rinviare tutto al 2020. Entrambe le posizioni erano errate perché è vero che non tutti i progetti sono eccellenti, e forse qualcosa andrebbe modificato nel corso dei lavori, con varianti in corso d’opera, ma è altrettanto vero che le periferie delle città sono in degrado e non si possono ulteriormente ritardare le gare d’appalto per i nuovi lavori. I cantieri devono partire al più presto ed è stato deciso che le città che hanno i progetti esecutivi approvati vengano finanziate subito. Man mano che i progetti in itinere saranno completati verranno tutti finanziati nell’arco di un triennio. Va dato atto che il sindaco di Bari del PD e Presidente Nazionale Anci Decaro è stato molto più lungimirante di tanti altri esponenti dello stesso PD che hanno fatto prevalere lo spirito polemico di parte sulla rimodulazione delle risorse finanziarie che nel frattempo verranno impiegate per altre necessità».
«Abbiamo sempre sostenuto i diritti dei cittadini degli Archi e della Palombella con onestà intellettuale al di sopra di ogni faziosità politica e nell’interesse dei quartieri e della città» sottolinea Angelo Eliantonio, portavoce comunale di Fratelli d’Italia.
Intanto però, il governo giallo-verde ha posto la prima fiducia sul decreto Milleproroghe, in particolare sul testo approvato dalle Commissioni, ovvero il taglio di 1,6 miliardi alle periferie, senza recepire l’intesa raggiunta ieri con l’Anci per il ripristino nel triennio dei fondi. Domani (13 settembre) i deputati saranno chiamati a dare la fiducia sul decreto Milleproroghe.