ANCONA- Continua la battaglia di sindaci e Anci affinché i fondi stanziati dal Governo per il bando periferie, e congelati con l’emendamento al decreto Milleproroghe, vengano ripristinati al più presto. Il presidente dell’Anci Marche Maurizio Mangialardi ha deciso di scrivere ai parlamentari eletti nelle Marche in quanto la “spinosa matassa” del taglio dei finanziamenti non è stata districata nemmeno a seguito dell’audizione presso le Commissioni Riunite I Affari Costituzionali e V Bilancio della Camera dei Deputati. Anche il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, interviene sul bando periferie. Ieri infatti (6 settembre) la questione è stata affrontata in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ed è stato elaborato un documento unitario con il quale si chiede che i Comuni beneficiari abbiano le rispettive disponibilità, coerentemente con gli effettivi cronoprogrammi di spesa.
«Come per i vaccini, con il dietrofront del Governo che ha di fatto confermato la lungimiranza ed il senso di responsabilità della nostra Regione con l’approvazione in Consiglio regionale della proposta di legge sull’obbligo delle vaccinazioni nei servizi per l’infanzia, ora aspettiamo che la ragione illumini di nuovo l’esecutivo nazionale, annullando la sospensione delle convenzioni per la riqualificazione delle periferie- dichiara Ceriscioli-. Nell’ultima seduta del Consiglio regionale, subito dopo la proposta di legge sui vaccini, abbiamo approvato a maggioranza una risoluzione per il mantenimento delle previsioni di spesa e di erogazione dei fondi per la riqualificazione delle periferie. Nelle Marche la sospensione del Bando rinvia, incomprensibilmente, investimenti per 50 milioni di euro, a beneficio in particolare dei comuni di Ancona, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino. Il sollecito che abbiamo inviato alla Conferenza delle regioni ha già dato dunque i primi segnali. Ora aspettiamo che il Governo, visto che in questi giorni è in vena di sensati ripensamenti, riveda la propria posizione e ripristini immediatamente le convenzioni firmate».
«L’impressione che abbiamo avuto nell’audizione è negativa – scrive Mangialardi rivolgendosi ai Deputati e Senatori eletti nelle Marche – ed è per questo che mi rivolgo a Voi tutti perché, aldilà dell’appartenenza politica, ravvisiate negli oltre 50 milioni di euro destinati ai progetti che fanno capo alle Marche inseriti nella lista dei 96 interventi, un’opportunità di riqualificazione delle aree urbane, di sostegno all’economia ed al lavoro, di mettere in sicurezza strutture pubbliche e private dove tanti cittadini vivono, lavorano, studiano e giocano. Non abbiamo avuto nessun tipo di rassicurazione circa l’opportunità di rivedere le decisioni che, a mio avviso, non andrebbe visto come un passo indietro ma semmai come un balzo in avanti nel dialogo e nell’ascolto delle istanze che vengono dal territorio ed una vittoria considerando che si andrebbe ad investire su ciò che è patrimonio di tutti. La politica ha l’opportunità di dimostrare che sa mantenere i patti invece di disattendere impegni e contratti già sottoscritti, e sa decidere in maniera lungimirante nell’interesse di tutti i cittadini. Non è tardi, c’è il tempo necessario perché la Camera prima e il Senato poi, in seconda lettura, ripristinino i fondi per il Bando Periferie, intervenendo sulla formulazione dell’articolo 13 del Milleproroghe, ma ci vuole la volontà di farlo ed occorre che anche voi Deputati e Senatori eletti dai cittadini di questo territorio facciate sentire la vostra voce per le Marche e per l’Italia».