ANCONA – Sono 100 le richieste di asilo pervenute da minori nel 2018, esaminate dalla Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Ancona. Quaranta quelle esaminate dal primo gennaio 2019 al 30 giugno. Sono invece 186 i minori stranieri non accompagnati (MSNA) presenti nelle strutture di accoglienza delle Marche. Per favorire l’inclusione, ieri (18 luglio), all’Atelier dell’Arco Amoroso, è stata firmata una Convenzione Quadro triennale tra la Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Ancona, rappresentata dalla presidente Maria Virginia Rizzo, e l’Università Politecnica delle Marche, rappresentata dal rettore Sauro Longhi.
Questa convenzione che, prevede lo sviluppo condiviso di buone pratiche e la predisposizione di progetti specifici anche attraverso l’utilizzo di tecnologie informatiche, costituisce la cornice per la realizzazione del progetto pilota “Ti accompagno io”. Il progetto si caratterizza per un forte legame con il contesto sociale e ha la finalità di proporre moduli informativi/formativi su aspetti fondamentali della vita in Italia in termini di diritti e doveri, accesso ai servizi essenziali, forme di integrazione socio-economica e culturale.
L’idea progettuale è nata nel dicembre 2018 nell’ambito del tavolo strategico Trafficking, istituito dalla Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Ancona il 24 maggio 2018. Il Tavolo è nato con l’intento di mettere in atto iniziative a favore di soggetti che necessitano maggiore supporto, come minori stranieri non accompagnati, vittime di tratta, vittime di sfruttamento lavorativo e sessuale.
«”Ti accompagno io” è un progetto di rete attivo a livello locale – ha spiegato Maria Virginia Rizzo – che, oltre ai due soggetti promotori dell’iniziativa, ovvero Commissione Territoriale e UnivPm, coinvolge il comune di Ancona. La Commissione Territoriale che, tra le proprie finalità istituzionali ha l’individuazione precoce di soggetti vulnerabili, è interessata a ricorrere a forme di collaborazione con altre istituzioni per facilitare una efficace integrazione di questi soggetti sul territorio. Questo progetto rappresenta, dunque, il primo passo per l’avvio di un percorso virtuoso che porterà i minori ad acquisire le competenze necessarie per l’inserimento nel tessuto sociale italiano».
COME FUNZIONA – Beneficiari del progetto sono i minori stranieri non accompagnati di età superiore a 15 anni presenti nelle strutture di accoglienza della regione. ”Ti accompagno io” consiste nella predisposizione di un corso online, sotto forma di video-lezioni e di contenuti scaricabili, accessibile sia da computer che da cellulare. Il corso si svolgerà presso l’Informagiovani e, per garantire una comunicazione efficace, i video avranno come protagonisti giovani di età e con esperienze vicine a quelle dei destinatari (studenti universitari, ex minori già accolti in comunità marchigiane con un percorso di integrazione avviato, mediatori linguistici/interpreti).
Il corso si articola in moduli nei quali verranno trattati aspetti fondamentali della vita del minore in Italia: ruolo delle istituzioni e delle figure destinate alla loro cura e assistenza, diritti e doveri ad essi spettanti, conoscenza dei servizi cui accedere in Italia, possibili percorsi professionali, di studio e lavoro, da intraprendere. Nel definire il target di accesso ai corsi on line il prerequisito fondamentale è dato dalla conoscenza della lingua italiana.
«Abbiamo accettato con entusiasmo l’invito – ha detto il rettore dell’UnivPm Sauro Longhi – perché l’Università è un esempio di cittadinanza globale. Noi cerchiamo di aiutare, anche dal punto di vista economico, chi proviene da paesi in via si sviluppo. Questo progetto è importante perché promuove l’inclusione».
«Non è semplice di questi tempi – ha sottolineato Emma Capogrossi, assessore ai Servizi Sociali – trovare rappresentanti di istituzioni in linea rispetto agli obiettivi e ai valori. Ad Ancona la percentuale della presenza di migranti è quasi del 13%, più alta rispetto alla media nazionale (9%) e, in questi anni, non ci siamo limitati alla semplice accoglienza, a dare un tetto e un pasto, ma abbiamo lavorato per promuovere politiche di inclusione».
DATI – La Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione elabora e pubblica mensilmente i Report statistici sui dati dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA). Al 31maggio 2019, in Italia, i minori presenti e censiti erano 7.580, di cui 7.072 (93,3%) maschi e 508 femmine (6,7%). La maggior parte ha 17 anni (4.823 pari al 63,6%) e proviene per lo più da Albania (1.654 pari al 21,8%), Egitto (658 pari all’8,7%), Gambia (521 pari al 6,9%), Costa d’Avorio (512 pari al 6,8%). Dei 7.580 MSNA, 186 sono presenti nelle strutture di accoglienza delle Marche (2,5%): 185 maschi e una sola femmina. La Sicilia è ovviamente la regione con il maggior numero di MSNA accolti, ovvero 2.202, pari al 29,1%. Alto il numero dei minori irreperibili in Italia (4.596), ovvero registrati ma di cui si sono perse le tracce.
Sono 100 le richieste di asilo pervenute da minori nel 2018, esaminate dalla Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Ancona: la maggior parte dei minori che hanno fatta richiesta proviene da Pakistan (17), Nigeria (13), Gambia (11), Guinea (11), Costa D’Avorio (10), Mali (10), Senegal (8), Eritrea 83), Turchia (3), Angola (2), Guinea-Bissau (2), Repubblica Dem. del Congo (2), Somalia (2), Afghanistan (1), Bangladesh (1), Ghana (1), Marocco (1), Niger (1), Palestina (1). Sono invece 40 le richieste di asilo pervenute da minori dall’1 gennaio 2019 al 30 giugno, esaminate dalla Commissione Territoriale. I minori provengono da: Somalia (7), Nigeria (6), Gambia (4), Guinea (4), Pakistan (4), Eritrea (3), Camerun (2), Etiopia (2), Palestina (2), Afghanistan (1), El Salvador (1), Guinea-Bissau (1), Mali (1), Marocco (1), Senegal (1).
In base ai dati elaborati dalla Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Ancona, le potenziali vittime di tratta nel 2019 sono 69, di cui 25 in Abruzzo (33,53%), 36 nelle Marche (63,47%) e 8 in altre province (2,99%). La maggior parte proviene dalla Nigeria: ben 56 su 69. La Commissione ha ascoltato 273 donne. Nel 2018 le potenziali vittime di tratta erano 167, di cui 56 in Abruzzo (33,53%), 106 nelle Marche (63,47%) e 5 in altre province (2,99%). La maggior parte proviene dalla Nigeria: ben 153 su 167. Le donne ascoltate sono state 408.