Ancona-Osimo

Forza della Natura: sette docufilm per raccontare gli agricoltori marchigiani nel periodo del lockdown

Il progetto è di LUMA video. Il primo episodio è uscito il 3 luglio mentre l’ultimo sarà visibile il 14 agosto. Un racconto, di settimana in settimana, per valorizzare chi, durante il difficile periodo di emergenza, ha continuato a garantire i prodotti sulle nostre tavole

Un momento delle riprese (foto LUMA video)

Sette docufilm per raccontare chi, durante il periodo del lockdown, ha continuato a portare avanti la propria attività dimostrando l’importanza di coltivare il nostro presente e il nostro futuro. Sette piccole realtà agroalimentari della regione Marche raccontate nella docuserie Forza della Natura realizzata da LUMA, al secolo il filmmaker fermano Lorenzo Malavolta e la filmmaker Lucia Mauri, di Cento.

Il primo episodio è uscito il 3 luglio mentre l’ultimo sarà visibile il 14 agosto; un racconto, di settimana in settimana, per valorizzare chi, durante il difficile periodo di emergenza, ha continuato a garantire i prodotti sulle nostre tavole e a chi, soprattutto, ha deciso di rimanere sul territorio ascoltando la natura e seguendo i suoi ritmi.

rASOterra (foto LUMA video)

Una serie che, davvero, ha deciso di regalare un momento di orgoglio ai produttori marchigiani dato che tutto il progetto è auto-prodotto. «Ci teniamo davvero a trasmettere messaggi di cambiamento positivo attraverso i nostri video. Quello che vogliamo è stimolare le persone a pensare al futuro con speranza e ad agire per migliorare le situazioni che ci stanno strette – spiegano Malavolta a Mauri -. Per quanto una docuserie autoprodotta sia un grande investimento di tempo e risorse, crediamo di cuore che queste storie vadano raccontate così da essere ascoltate da tutti. I protagonisti della docu-serie non hanno dovuto pagare nessun contributo per poter far parte del progetto; questo ci ha permesso di non escludere piccoli produttori meritevoli in base alle loro disponibilità. Le realtà sono state scelte perché noi per primi volevamo includerle e valorizzarle attraverso questo progetto, in quanto portatrici di valori in cui noi stessi crediamo».

Coste del Sole (foto LUMA video)

Ma come è nato il progetto? «Durante la quarantena abbiamo visto molti professionisti, sia del nostro campo che di settori affini, che si sono dedicati alla creazione di contenuti gratuiti per il proprio pubblico – raccontano -. C’è chi ha realizzato webinar, chi video corsi, chi e-book, noi invece ci siamo fermati. Per molto tempo abbiamo pensato che forse avremmo dovuto anche noi fare qualcosa, creare delle risorse da mettere a disposizione per gli altri. Poi ci siamo resi conto che non è il nostro campo (per ora!) e che i social si stavano inevitabilmente saturando di contenuti tutti molto simili. Ci siamo guardati dentro e ci siamo chiesti: ma noi come possiamo mettere a disposizione le nostre risorse per gli altri? Cosa sappiamo fare meglio? E la risposta è raccontare storie».

Biopastoreria (foto LUMA video)

«Certo, potevamo raccontare dei medici che stavano vivendo il Coronavirus in prima linea, intervistare i pazienti che avevano superato momenti bui, famiglie che avevano perso i propri cari, ma ci sembrava che già tanti giornalisti stessero documentando egregiamente questo momento storico, intervistando queste persone e tramandando le loro storie – spiegano -. Una cosa che invece non abbiamo dato per scontato durante la quarantena è stata la certezza di avere sempre cibo sulle nostre tavole. Bisogna riconoscere che è stato possibile solo grazie alle persone che non hanno mai smesso di lavorare nei campi e di cui si è parlato davvero poco. Da qui è nata la nostra voglia di raccontare le storie di piccoli produttori agroalimentari, di documentare la loro esperienza e di come hanno vissuto il periodo del Covid in cui la maggior parte di noi era chiusa in casa per via della quarantena. Loro, invece, non potevano di certo fermarsi, anzi, il loro è un lavoro che li occupa 365 giorni l’anno, figuriamoci se una quarantena li avrebbe mai potuti fermare».

Protagonisti della docu-serie sono stati la Biopastoreria di Ferrara, Coste del Sole di Jesi, l’Azienda Agricola Biologica Luca Bianchi di Fabriano, rASOterra di Lapedona, La Bargazzina di Bologna, Maivo di Moresco e l’Azienda Agricola Scolastici di Macereto.