ANCONA- Tra le eccellenze sportive che la nostra regione può vantare c’è sicuramente la pallanuotista Francesca Pomeri. La giocatrice osimana classe ’93, da quest’anno in forza alla Vela Nuoto Ancona di Serie A2, annovera nel suo palmares un argento olimpico ai giochi di Rio 2016 ed è considerata tra i migliori prospetti italiani. La sua scelta di tornare ad Ancona, dopo i trascorsi in Serie A1 tra Imperia e Cosenza, è una scelta di vita, di grande cuore, di amore verso la sua terra, di quelle che se ne vedono poche al giorno d’oggi.
«Dopo l’ultimo anno ho deciso di guardarmi intorno – ha confessato la giocatrice davanti alle telecamere di RAI 3 – e tra le tante proposte c’era stata quella di Milko Pace e della Vela Ancona. Il progetto mi ha subito conquistato e il sogno di portare in A1 una squadra della mia terra mi ha coinvolto da subito. Non vedo l’ora di iniziare, manca poco, perchè stiamo lavorando con grande impegno già da diversi mesi. Vedremo come andrà a finire».
Nella scelta c’è senza dubbio l’amore per la sua terra, per le sue strade e per i suoi sapori, che hanno inciso notevolmente in questo senso: «Andai via molto giovane, avevo sedici anni. Tornare, per così tanto tempo e non solo per qualche giorno, mi fa un bell’effetto e sono pronta a rimettermi in gioco in questo senso». Giovane ma già veterana, con un argento olimpico in bacheca conquistato a Rio:«Un percorso eccezionale, iniziato dalle qualificazioni, alle selezioni, fino alle Olimpiadi. Le considero un mondo parallelo dove vivi e respiri sport, non solo all’interno del Villaggio olimpico ma ovunque. Ho provato delle emozioni uniche, mai vissute prima. Quando senti l’inno ti senti felice, e l’ho cantato con una felicità incredibile».
Oltre a giocatrice, Francesca Pomeri allena anche il Settore Giovanile cercando di trasmettere il suo credo: «Oltre all’attività sportiva, in piscina impari dei valori che ti porti dietro tutta la vita. Il sacrificio, la determinazione, l’amicizia e il saper fare gruppo. Trascorro tante ore in piscina, è bello vivere la squadra prima, dopo, instaurare un vero rapporto d’amicizia con chi ti sta intorno».