Ancona-Osimo

Frane alla Grotta Azzurra: 25mila euro per svuotare le reti paramassi e riparare la barriera

I massi sono caduti una prima volta a settembre 2017, tanto che era stato interdetto l’accesso allo stradello che da via Panoramica porta alla spiaggia, poi una seconda volta intorno a Natale

I massi caduti dalla falesia sulla spiaggia a ridosso delle grotte

ANCONA- Dopo le frane che hanno interessato la falesia del Passetto, nel tratto adiacente la Grotta Azzurra, il Comune di Ancona impegna 25mila euro per rimuovere le rocce cadute nelle reti paramassi e per riparare la barriera posta al di sopra della parete. Il costone è franato una prima volta a settembre 2017, tanto che era stato interdetto l’accesso allo stradello che da via Panoramica porta alla spiaggia, poi una seconda volta intorno a Natale. «I lavori di rafforzamento corticale del tratto di falesia sotto via Panoramica, che con il sentiero arriva alla Grotta Azzurra, sono ormai terminati da diversi anni. Durante la stagione invernale però, con le forti precipitazioni si è venuto a creare un grosso accumulo detritico causato da una frana da crollo contenuto dalle reti paramassi- si legge nella determina-. L’evento non ha causato danni né a cose né a persone ma risulta necessario eseguire lo svuotamento delle reti paramassi e la riequilibriatura della barriera posta al di sopra della parete in c.a. interessata per non creare ulteriori problemi al resto della struttura adibita alla protezione corticale della falesia». Data la tipologia e l’urgenza dell’intervento, i lavori sono stati affidati con incarico diretto all’impresa Tewcnorock di San Costanzo (PU), la stessa che si sta occupando di posizionare la rete paramassi a Portonovo. L’impresa eseguirà i lavori per 25.132 euro comprensivi di Iva. Il tratto di costa interessato dai crolli è interdetto dal 2010.

La falesia del Cardeto, costituita da un litotipo calcareo marnoso, subisce pericolosi distacchi di materiale a causa di naturali processi erosivi e tettonici in atto. I massi precipitando sulla battigia, generano serio pericolo per le persone che usufruiscono della spiaggia e provocano l‘arretramento del ciglio della falesia ponendo a rischio la stabilità degli edifici presenti. Proprio in relazione a queste dinamiche di instabilità delle pareti , i tratti sottostanti di battigia sono oggetto di Ordinanze che ne limitano la fruizione. Sono quindi necessari interventi per mettere in sicurezza la falesia. Intanto, il 29 dicembre 2017 l’amministrazione comunale ha dato mandato alla Direzione Manutenzioni, Frana e Protezione Civile di aggiornare ed integrare la “Relazione geologica e geotecnica con analisi e verifiche progettuali”.

L’ITER- Le problematiche dell’area sono state inserite nel programma PRUSST predisposto dal Comune, nel quale è stata introdotta anche un‘apposita scheda con la definizione preliminare gli interventi ritenuti necessari per la falesia. La necessità di consolidamento della parete rocciosa instabile e dell’eliminazione del pericolo per persone e cose, ha indotto l’Amministrazione comunale a far redigere nel 2007 lo studio “Opere di tutela ambientale della falesia di Ancona — consolidamento tratto Cardeto Duomo relazione geologica geotecnica con analisi e verifiche progettuali”.  Lo studio geologico-strutturale e geotecnico contiene analisi e verifiche progettuali, definisce gli interventi di stabilizzazione necessari per il progetto di consolidamento del tratto di falesia con uno sviluppo fronte di circa 1.600 metri. Il tratto interessato inizia dal sentiero che da Via Panoramica scende fino alla Grotta Azzurra, prosegue con il colle Cardeto, il colle Cappuccini, dove sono ubicati il nuovo e il vecchio faro, ed il colle Guasco dove è situato il Duomo di Ancona.

Sulla base dello studio, propedeutico alla progettazione definitiva ed esecutiva da svilupparsi per stralci funzionali e in stretta correlazione al reperimento delle necessarie coperture finanziarie, nel 2008 con Delibera di Giunta è stato approvato il progetto esecutivo del “Consolidamento tratto accesso Grotta Azzurra in zona Cardeto “, poi realizzato negli anni successivi. Nel tempo sono avvenuti significativi franamenti e i fenomeni di caduta massi si sono intensificati. Inoltre, sono entrate in vigore nuove norme tecniche per le costruzioni e si sono ampliate le opportunità costruttive con migliori tecnologie. Per questo dopo 11 anni, l’amministrazione ha ritenuto necessario aggiornare la “Relazione geologica e geotecnica con analisi e verifiche progettuali”.