ANCONA – È Fratelli d’Italia il partito della coalizione di centrodestra che di più ha inciso, in termini percentuali, sul successo del nuovo sindaco Daniele Silvetti. Lo testimoniano il 18,60% dei voti di Ancona al primo turno, così come le parole di Marco Ausili, consigliere regionale e responsabile comunale di Fratelli d’Italia: «Un’occasione storica per questa città e quando le occasioni sono storiche non vanno sprecate. Faremo di tutto per fare bene e per rispettare la parola data. Guardando i numeri a poco a poco si è dimostrato come in questa città è in corso un movimento di tante persone, cittadini, associazioni, comitati, ma anche rappresentanti delle categorie, degli ordini, imprenditori, tante persone che volevano cambiamento in questa città. E noi lo dovremo portare. Un successo che era nell’aria, ma nonostante ciò con umiltà, giorno per giorno abbiamo parlato con le persone e così continueremo a fare. Sempre con umiltà e con voglia di coinvolgere tutti». Dove ha vinto Daniele Silvetti per Marco Ausili: «C’è bisogno di cambiamento. Trent’anni di stessa classe dirigente in cui più o meno il potere veniva ereditato, talvolta anche di padre in figlio, ha portato tutti ormai a vedere come la città è andata calando. Se sei convinto di vincere sempre alle successive elezioni il disimpegno è dietro l’angolo. Il cambiamento porterà sicuramente qualcosa in più a questa città».
Sulla medesima lunghezza d’onda il deputato e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Benvenuti Gostoli: «Per Ancona si tratta di una svolta storica. Per la prima volta la città ha dimostrato di essere pronta all’alternanza, di volerla e di giudicare le proposte elettorali sulla base dei programmi e della serietà dei contenuti, non sulla base di appartenenze ideologiche. Non ci illudiamo che Ancona sia diventata improvvisamente di centrodestra, noi abbiamo raccolto un volto trasversale, la gente ha ragionato, non si è fatta condizionare dalle parole dei nostri avversari e ha premiato chi ha ritenuto più convincente. Un significato anche politico, grande, certo, ma soprattutto c’è la grande voglia di questa coalizione di ritrovare l’unità degli anconetani. Abbiamo bisogno di non dividerci su posizioni ideologiche, i problemi riguardano tutti e le soluzioni vanno a beneficio di tutti. Lavoreremo per cercare di convincere con il buon governo coloro che ancora non erano pronti a darci la loro fiducia. Silvetti vuole essere il sindaco di tutti gli anconetani, nessuno escluso».
Angelo Eliantonio, consigliere comunale uscente di Fratelli d’Italia e capo segreteria del presidente della Regione, racconta qualche retroscena della recente campagna elettorale: «C’è grande, enorme soddisfazione, una di quelle che solo la politica ti riesce a dare, nel senso che quando parli con la gente, la ascolti e poi vieni premiato, questo ti appaga enormemente. Una campagna elettorale molto importante, da questo punto di vista, per la prima volta qualcuno ha ascoltato i cittadini in maniera seria e come andava fatto, anche se noi lo abbiamo fatto sempre da consiglieri comunali, invitando sempre i cittadini a intervenire, realizzando un meccanismo partecipativo. In campagna elettorale ne abbiamo ereditato i frutti, avvantaggiati dal lavoro precedente. Poi per la campagna elettorale in sé siamo stati premiati anche perché abbiamo parlato di temi irrisolti da trent’anni: infrastrutture, rilancio del ruolo di capoluogo delle Marche, rilancio turistico, della cultura, del commercio, abbiamo parlato di sicurezza, di polizia locale. Abbiamo parlato di temi che riguardano la città di Ancona, mentre i nostri avversari hanno parlato di tutt’altro». Eliantonio conclude sulla filiera: «La famosa questione della filiera istituzionale è stato un altro tema che i cittadini hanno capito: in passato è capitato che ci fossero governi cittadini, nazionali e regionali dello stesso colore ma non avevano gli stessi obiettivi, invece ora c’è un’unità di intenti evidente, dal Governo alla Regione a Silvetti, oggi finalmente possiamo dire che abbiamo il capoluogo in linea con gli obiettivi del Governo nazionale e regionale e questo fa la differenza. Ma ora dobbiamo parlare di futuro, abbiamo una grande opportunità: i cittadini ci hanno affidato un libro bianco e ci hanno chiesto di scriverlo insieme».