ANCONA – Neppure una porta blindata ha fermato i ladri che mercoledì (13 novembre), armati di martello e scalpello, hanno smurato l’infisso per poter entrare nell’appartamento di un noto primario del Salesi per portare via quanto di valore aveva in casa.
Un bottino ricco stando ad una prima stima, fatto di monili d’oro, argenteria, orologi e altri oggetti da collezione di valore. In casa c’era anche del denaro, preso anche quello. Il professionista ha scoperto il furto solo alle 15 quando è tornato a casa e ha trovato la porta rotta lasciata aperta. Nessuno nel palazzo si sarebbe accorto di nulla. Possibile?
Eppure il lavoro fatto alla porta ha comportato parecchio rumore. Sul furto stanno indagando i carabinieri. Alla porta scardinata e alle suppellettili aperte in cerca di cose da rubare non sono state trovate impronte dei ladri.
È al vaglio dei militari accertare la presenza di telecamere esterne al palazzo, nella vicina piazza Roma, per vedere se hanno ripreso qualcosa. L’appartamento non ne era dotato. I ladri, da come hanno agito, conoscevano le abitudini del medico e della sua famiglia e forse anche quelle dei vicini. Nella palazzina ci sono anche diversi uffici che comportano un notevole via vai durante la giornata.