Ancona-Osimo

Fusione Inrca – Osimo, futuro incerto per i dipendenti. Sindacati: «Subito un confronto»

I dipendenti interessati dalla cessione ed incorporazione di ramo d’azienda conseguente all'integrazione tra le due strutture ospedaliere sono 230: 200 dell'area sanitaria (Infermieri, Oss, Tecnici sanitari), 30 dell'area amministrativa e tecnica

L'ospedale "Ss. Benvenuto e Rocco" di Osimo

ANCONA E OSIMO- Fusione Inrca – Osimo, quale futuro per il personale dell’Ospedale di Osimo dipendente dell’Area Vasta 2? Se lo domandano le organizzazioni sindacali che chiedono subito un confronto. I dipendenti interessati dalla cessione ed incorporazione di ramo d’azienda sono 230: 200 dell’area sanitaria (Infermieri, Oss, Tecnici sanitari), 30 dell’area amministrativa e tecnica.

«Pur trattandosi di due enti pubblici, identici dal punto di vista contrattuale e previdenziale, e pur disponendo di tutte le garanzie previste dalla legge nel caso di trasferimenti e cessioni od incorporazioni di rami d’azienda,  diversi lavoratori dell’ ospedale di Osimo hanno da sempre richiesto di poter rimanere dipendenti dell’ area vasta 2 – spiegano FP CGIL-CISL FP-UIL FPL ANCONA in una nota -. Abbiamo chiesto fin dall’inizio del confronto di potere prevedere che il personale coinvolto nel processo possa essere ricollocato, riconvertito e riutilizzato all’interno dell’Area Vasta 2 in quei posti e servizi dove sono palesi ed evidenti carenze di personale, cioè su posti di dotazione organica che servono e che sono vacanti».

Inoltre, proseguono i sindacati «risulta ancora non ben definito l’elenco del personale coinvolto, poiché vi sono dipendenti che operano sia per l’Ospedale che per i Servizi territoriali che non sono interessati dalla cessione/incorporazione.Vi sono infine operatori dell’Ospedale di Osimo che sono da tempo vincitori di mobilità interna dell’Area Vasta 2 presso altri servizi della stessa e che non sono ancora stati assegnati, queste situazioni vanno immediatamente definite all’interno di un percorso tecnico-giuridico con le Organizzazioni sindacali. Non vorremmo che la gestione del passaggio del personale dell’Assistenza e dell’Area amministrativo/tecnica venisse affrontata come un “dettaglio” da discutere in tempi troppo stretti per essere gestito con la dovuta serenità».