Ancona-Osimo

G7 Salute, il sindaco Silvetti: «Da Ancona un messaggio di pace»

«La nostra città, in una posizione privilegiata in mezzo all’Adriatico – ha affermato il primo cittadino –, si presterà sicuramente a ospitare altri vertici e occasioni di dialogo»

Daniele Silvetti

ANCONA – Alla Mole Vanvitelliana, prima delle conclusioni del ministro Orazio Schillaci, è intervenuto il sindaco Daniele Silvetti per tracciare un primo bilancio anconetano di questo G7 Salute che ha visto impegnati per giorni, Comune, Regione, prefettura e forze dell’ordine, ma anche un’intera città blindata in diverse parti per accogliere il vertice ministeriale internazionale. «Un grande evento per la città e le Marche, ringrazio di cuore tutti i cittadini di Ancona che hanno collaborato, compreso e patito qualche difficoltà logistica – ha affermato il sindaco Daniele Silvetti –. Abbiamo cercato in tutti i modi di far comprendere l’importanza di questa grande occasione, unica, e il fatto che si sia celebrata in un luogo così evocativo per quello che era tre secoli fa. Tutto questo è stato apprezzato molto e devo ringraziare i ministri che nei loro interventi hanno avuto modo di citare Ancona e di esaltarne le bellezze». Il sindaco Silvetti s’è poi soffermato sulla serata alle Muse con l’orchestra della Form: «Abbiamo fatto rappresentare a teatro le eccellenze della composizione marchigiana, e i partecipanti hanno avuto modo di capire come certe genialità provengano proprio dal nostro territorio marchigiano, credo che sia stata una scelta assolutamente azzeccata. E devo dire che le delegazioni che erano vicino a me hanno apprezzato con entusiasmo. Tutti soddisfatti dello spettacolo e della cornice, un ulteriore omaggio della città alla loro presenza sul territorio».

Sulla candidatura di Ancona a ospitare ancora grandi eventi in futuro il sindaco ha concluso: «La trilaterale dello scorso anno (il meeting con i ministri degli esteri di Italia, Croazia e Slovenia, ndr) è stata una grande prova che ha dimostrato che Ancona era all’altezza e adesso c’è stata la conferma con questa grande e importante assegnazione a cui c’eravamo candidati. Una grande responsabilità. Gli eventi in questi momenti che si stanno vivendo oltre all’Adriatico ci portano a immaginare, prima o poi, un processo di pace in cui si parlerà di sviluppo, di ripresa e i contesti saranno tutti utili. E Ancona, in mezzo all’Adriatico, in una posizione privilegiata, si presterà sicuramente, se e quando ci verrà richiesto, a ospitare vertici e occasioni che servono al mondo per organizzare una marcia diversa, che è quella del dialogo, della comunicazione e dell’armonia tra i popoli. Ancona lancia questo messaggio».