Ancona-Osimo

Gambacorta (M5S): «Il vero lungomare è quello dal Nautico alla Mole»

Domani sarà firmato l'accordo di programma per la realizzazione del Lungomare Nord e per l'occasione è atteso il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio

Progetto Lungomare Nord (Foto: Comune di Ancona)
Progetto Lungomare Nord (Foto: Comune di Ancona)

ANCONA- Domani sarà firmato l’accordo di programma per la realizzazione del Lungomare Nord e per l’occasione è atteso il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio. Non si placano però le polemiche  da parte delle opposizioni per la decisione di creare una passeggiata tra Marina Dorica e Torrette. Dopo che Francesco Rubini, capogruppo di Sel-Abc, ha avanzato l’idea di realizzare un percorso tra il Cardeto e Mezzavalle, sulla questione è intervenuta anche la consigliera del Movimento 5 Stelle, Maria Ausilia Gambacorta che parla invece di un lungomare tra il vecchio Nautico e la Mole.

«”Ancona avrà il suo lungomare“, parole e musica del sindaco Mancinelli. Nello specifico fra Marina Dorica e Torrette… Posto che si raggiunge facilmente la domenica mattina a piedi, dopo la messa ed il caffè- ironizza la Gambacorta-. Il sindaco non dice una cosa importante: può il piede della frana essere il vero lungomare del capoluogo? I cittadini sanno bene che il vero lungomare è quello storico, quello che si snoda  dal vecchio Nautico fino alla Mole vanvitelliana. In particolare quello che abbraccia via della Loggia e via XXIX Settembre… Questo è il vero asse dell’attendibile “lungomare della Città”. Quello dedicato all’abbraccio degli anconetani col loro porto.

Maria Ausilia Gambacorta, consigliere M5S

È qui che vanno concentrati  gli investimenti per favorire quelle attività legate appunto al passeggio degli anconetani, allo shopping per crocieristi e turisti. È quindi opportuno che la Mancinelli non ci prenda in giro. Molto più onesto sarebbe sottolineare che gli investimenti pubblici programmati non sono altro che il doveroso riconoscimento verso una città che nella frana e con la frana ha visto il suo ingresso e la sua uscita verso nord, seriamente compromessi da anni. Si tratta quindi di un tardivo ma sacrosanto atto riparatore  quindi da sbandierare con “prudenza e  con molta moderazione”».