ANCONA – Dal palco dell’Ariston alla House of Bmw, di cui Tamberi è testimonial, presso l’Hotel Miramare Palace di Sanremo, per parlare ancora del suo futuro. Stavolta senza smoking e più rilassato, accompagnato da sua moglie Chiara, Gianmarco Tamberi ha confermato e ribadito le proprie intenzioni di continuare a competere fino alle prossime Olimpiadi, quelle di Los Angeles 2028, ma ha chiarito anche altri aspetti importanti: «Sono stati mesi difficili, non avevo il coraggio di pensare di rimettermi in gioco e sacrificare così tanto – ha spiegato Gimbo – per un obiettivo così grande come le prossime Olimpiadi. Quando si prende una botta così si perde fiducia. Dopo Parigi avevo paura di riprovarci e fino ai primi di gennaio ogni giorno cambiavo idea. Poi mi sono reso conto che era una decisione di famiglia, non solo personale. Mia moglie Chiara non mi ha mai spinto verso qualcosa, ma quando dicevo che volevo andare avanti le vedevo negli occhi un’altra luce. Sa quanto importante sia per me e per noi non chiudere come è successo a Parigi. La gente stessa mi fermava chiedendomi di rimettermi in gioco».
Intanto però il tempo passa, Gianmarco e Chiara sono giovani ma già nei mesi scorsi avevano parlato della possibilità di avere un figlio, anche su questo tema è intervenuto Gimbo: «Io e Chiara lo desideriamo tantissimo, speriamo di poter avere presto quello che sarebbe il dono più grande. Io spererei in una femmina, una piccola Chiara. Vedendola per casa penso che però a quel punto dovrete venirmi a prendere per andare ad allenarmi». Tamberi ha parlato anche dei suoi obiettivi sportivi a breve, chiarendo che dopo aver spinto il suo corpo al limite la priorità ora è quella risolvere i problemi fisici, facendo tutto il possibile affinché il suo corpo non abbia bisogno di infiltrazioni e possa recuperare al meglio per affrontare le prossime sfide. Ma non sarà un anno sabbatico, ai Mondiali di Tokyo, la prossima estate, ci sarà. Nel frattempo sua madre Sabrina Piastrellini, insegnante di educazione fisica ad Ancona, dopo aver ammirato suo figlio sul palco dell’Ariston con Carlo Conti e Jovanotti, ha raccontato che nel futuro del figlio vede «tanta fatica, ma ci metterà tutto il suo impegno. Quando dice una cosa e la vuole perseguire lo fa con cognizione di causa. Anche se avrei preferito che non continuasse. Rimango della mia idea. Lo so che nello sport si fatica, insegno educazione fisica al Savoia Benincasa, so bene cos’è l’impegno di uno sportivo, ma non vorrei che mio figlio dovesse affrontare altri tre anni di grande fatica. Ma rispetto le sue scelte, i figli devono andare da soli. E finché sta bene sono felice».