ANCONA – Gianmarco Tamberi al Quirinale per ricevere il tricolore da Sergio Mattarella: stamattina il saltatore anconetano è salito dal presidente della Repubblica nel ruolo di portabandiera dell’Italia alle prossime Olimpiadi, insieme ad Arianna Errigo, per una cerimonia che non dimenticherà facilmente, come ha detto lo stesso Tamberi, che già l’altra sera, dopo la straordinaria performance agli Europei di Roma, allo stadio Olimpico, aveva rapidamente incontrato in tribuna d’onore il capo di Stato che lo aveva abbracciato: «Questo è un giorno che ricorderò per il resto della mia vita – ha dichiarato al presidente Mattarella Gianmarco Tamberi –. Ricevere il tricolore italiano è un onore immenso, un’emozione che mai avrei potuto immaginare e che custodirò nel mio cuore come il più grande dei tesori. Ogni singolo atleta farà di tutto per renderla orgoglioso. Mai faremo un passo indietro di fronte a una difficoltà. Mai ci arrenderemo per la fatica o per il dolore. Mai ci faremo schiacciare dalla paura di non essere all’altezza. Lotteremo in ogni singola competizione con tutto ciò che abbiamo, consapevoli che saremo a Parigi per noi stessi, sì, ma soprattutto per tutta l’Italia. Indosseremo l’azzurro con l’orgoglio di chi sa bene che quel colore rappresenta le nostre radici e la nostra storia, e con la consapevolezza che ogni nostro successo può portare speranza, felicità e ispirazione nelle case dei nostri connazionali».
Poi Tamberi ha ricordato la moglie Chiara con bellissime parole: «Vorrei ringraziare con tutto il mio cuore la mia amatissima moglie per essermi stata accanto negli ultimi quindici anni e per avermi permesso di diventare l’uomo che sono oggi, l’alfiere della nostra Nazionale. Le donne che abbiamo al fianco possono veramente farci diventare persone migliori, e io, guardandomi oggi allo specchio, posso affermarlo con certezza: senza di lei non sarei mai stato all’altezza di questo ruolo e non potevo esimermi dal dichiararlo pubblicamente».
Quindi il suo grido di battaglia: «Il nostro impegno è totale, il nostro spirito indomabile, e con il tricolore nel cuore, lotteremo fino all’ultimo respiro per onorare la nostra nazione».
«Ho commesso un’infrazione alla prassi di protocollo del Quirinale, andando una seconda volta al medesimo evento, gli Europei di atletica – ha detto Sergio Mattarella –. Ma vi assicuro che ne valeva la pena». E poi ancora il capo di Stato a Errigo e Tamberi: «Per me è il terzo incontro in preparazione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi. Ma questa cerimonia non è mai ripetitiva, perché nuove sono le condizioni, l’impegno degli atleti. Ad Arianna Errigo faccio i complimenti per la sua capacità eccellente di far fronte a due impegni diversi, di mamma e di campionessa. Dimostrazione straordinaria. A Tamberi dico che più ci penso, alla serata dell’altro giorno, e più nutro il dubbio che lui abbia voluto mettere in campo un thriller stile Hitchcock, con quei due nulli a 2,29 per poi saltare tranquillamente la misura di 2,37».