ANCONA – Nelle Marche mancano 21 pediatri di libera scelta. Il dato arriva dal Gimbe che ha ipotizzato una media di 800 assistiti (il tetto massimo), mentre nelle Marche la media regionale è di 906 assistiti per pediatra di libera scelta, un dato che risulta sopra la media nazionale (896 assistiti) e secondo Gimbe anche al di sopra del massimale senza deroghe (800 assistiti).
Secondo Gimbe a livello nazionale, mancano almeno 840 pediatri di libera scelta, -5,5% tra 2019 e 2021. Ogni pediatra del Paese avrebbe in media quasi 100 bambini in più rispetto al tetto massimo.
«Da molto tempo denunciamo la carenza di medici e pediatri – dice la dottoressa Arcangela Guerrieri, pediatra, segretario Omceo Ancona e componente del Gruppo tecnico vaccinale Marche -; da quest’anno sono state istituite 20 borse di studio in più per i pediatri, ma gli specializzandi non arriveranno prima di cinque anni, per cui il gap è destinato a crescere ancora nei prossimi anni, a causa dei pensionamenti che non saranno bilanciati dal numero dei giovani che si specializzano».
Analoga situazione di carenza, osserva, interessa anche i medici di medicina generale, un quadro che spinge molte persone a recarsi nei pronto soccorso dove i codici bianchi e verdi sono sempre numerosi, mettendo sotto pressione il sistema dell’emergenza urgenza.
Secondo la dottoressa Guerrieri la situazione attuale è frutto «di una mancata programmazione sanitaria a livello nazionale che andava fatta 20 anni fa». Il calo demografico che sta affliggendo il Paese e anche le Marche, non sembra che potrà bilanciare la situazione, e anzi, «preoccupa – spiega – servono politiche che possano contrastare il fenomeno delle ‘culle vuote’, garantendo servizi idonei alle donne che desiderano la maternità».