OSIMO – Nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, partirà con una parata di grandi nomi la nona edizione del Festival del giornalismo d’inchiesta delle Marche in sole due serate-evento che si terranno giovedì 24 settembre ad Ancona e sabato 26 a Osimo. “Giornalisti sotto scorta: le inchieste che scottano. Cosa comporta e i rischi che si corrono scrivendo la verità” è il titolo della prima serata con Paolo Borrometi, giornalista e scrittore, vicedirettore dell’agenzia di stampa nazionale Agi e consigliere nazionale del sindacato Fnsi. La puntuale attività di inchiesta gli è costata minacce e aggressioni, tanto che da anni vive sotto protezione Borrometi. Ad Ancona racconterà la sua esperienza in mezzo ai narcotrafficanti. Ci sarà anche Fabiana Pacella, giornalista salernitana autrice di diverse inchieste per cui ha pagato con intimidazioni. L’appuntamento è alle 21 all’auditorium della Confartigianato alla Baraccola (80 posti disponibili secondo le normative). Nel salone di ingresso sarà allestito anche un grande schermo. Tema dell’incontro della seconda serata, sempre alle 21 ma all’hotel di Osimo “La fonte”, “The Watchdog – Inchiesta sul narcotraffico” con Giovanni Pasimeni ed Alessandro d’Alessandro, autori dell’inchiesta sul narcotraffico, giornalisti che hanno ideato insieme il format giornalistico e investigativo “Watchdog – l’infiltrato” per la Vita in diretta, programma di punta di Rai Uno. Con loro Luigi Bovio, vice questore del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e coordinatore degli agenti sotto copertura e un agente “undercover” della Polizia che sarà presente celato dal passamontagna. 60 i posti disponibili ma nel porticato sarà istallato un monitor.
Come ogni anno a curare ed organizzare la manifestazione è il circolo culturale Ju-ter club Osimo in collaborazione con il Circolo +76 e la partnership della Confartigianato imprese Ancona-Pesaro Urbino. «Il Festival torna nonostante abbia dovuto affrontare grossi problemi. La pandemia, certo, con le nuove norme decise per le manifestazioni in presenza ma soprattutto l’improvvisa scomparsa proprio nei giorni più bui del Covid di Gianni Rossetti, direttore e ideatore del Festival – dicono gli organizzatori -. La manifestazione di quest’anno è stata voluta non solo per dare continuità all’iniziativa ma per ricordare e onorare nel modo più doveroso la memoria del fondatore». Il testimonial di direttore artistico è stato raccolto da Claudio Sargenti, nome indicato da un gruppo di colleghi e amici. Sarà una direzione nel segno della continuità visti i rapporti di amicizia che da più di 40 anni legavano i due colleghi e l’occasione proficua per intitolare il Festival alla memoria di Rossetti. «Durante la seconda serata lanceremo gli argomenti, i temi, le inchieste, in sostanza, il programma di massima dell’edizione dell’anno prossimo, quando celebreremo, ci auguriamo con maggiore serenità, la decima edizione della manifestazione».