ANCONA- Un momento solenne dalla forte valenza simbolica quello del Giuramento di Ippocrate, che anche quest’anno si è rinnovato nel pomeriggio di ieri (21 dicembre) nella splendida cornice della Loggia dei Mercanti ad Ancona. Una sorta di rito iniziatico molto suggestivo, che segna l’ingresso dei nuovi medici nel mondo del lavoro, ripercorrendo i principi etici e deontologici ai quali i dottori dovranno ispirarsi nell’esercizio della loro professione e più in generale in tutte le loro condotte. La perizia, la diligenza, il rispetto della vita e della dignità del malato, sono solo alcuni dei doveri che appartengono al Codice che ogni medico dovrà rispettare. Un appuntamento, organizzato da Omceo (Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Ancona) che si è svolto in occasione della “giornata del medico” e che ha voluto far riflettere sull’importanza di questa professione per tutta la comunità.
«La giornata del medico – ha ricordato Fulvio Borromei, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Ancona – è un’occasione anche pubblica per riaffermare la centralità di questa figura nel tessuto sociale e civile della comunità di appartenenza. Partecipazione, condivisione, volontà di progettare il futuro sono del resto le nostre linee di indirizzo permanenti, gli obiettivi e insieme le strategie operative dell’Ordine che ci guidano nel procedere dell’attività istituzionale e professionale. Questo appuntamento rappresenta inoltre, un’occasione per i Medici e Odontoiatri di fare comunità, ovvero stare insieme per gli stessi obiettivi».
Borromei ha poi ricordato le iniziative portate avanti dall’Ordine, tra le quali l’appropriatezza dei vaccini, le cure palliative, le giornate doriche, l’habitat professionale e la formazione dei giovani, anche attraverso l’attivazione di borse di studio. Una grande attenzione rivolta ai giovani, dunque, da parte dell’Ordine dei Medici, senza trascurare però i “senior” che secondo Borromei «non devono uscire dall’aurea della professione, sono un patrimonio che una società attenta non deve disperdere ». Il presidente ha auspicato una sinergia tra discipline mediche e non, per creare una comunità e, nel contempo, ha espresso la sua vicinanza ai medici che hanno aderito allo sciopero dello scorso 12 dicembre a Roma: «Ci sono situazioni paradossali – ha spiegato – che vanno affrontate dalla politica. Gran parte dei Lea vengono sostenuti grazie all’attività di molti medici che svolgono ore straordinarie di lavoro: ci piacerebbe che questa nostra azione fosse quantomeno riconosciuta. Lo sciopero ha sottolineato la necessità di nuove occupazioni e specializzazioni con l’istituzione di nuove borse di studio». Tagli alle risorse che, come ha ricordato Borromei nel suo intervento, hanno colpito anche le Università mettendole a dura prova. Il presidente ha infine lanciato l’idea di creare una “task force” per arricchire il dibattito interno all’Ordine. Toccante il momento conclusivo nel quale ha invitato i presenti ad osservare un minuto di silenzio, in ricordo dei medici deceduti nel corso dell’anno.
Fabrizio Volpini, presidente della IV Commissione regionale Sanità e Politiche Sociali, presente alla cerimonia, ha ribadito nel suo intervento l’impegno in regione a favore della realizzazione di un nuovo piano sanitario che «deve essere condiviso e nel quale tutti possano riconoscersi». Volpini ha proposto di «abbandonare l’autoreferenzialità che ha portato non sempre a scelte efficaci», mentre parlando dei nuovi medici ha precisato che sono «la speranza e il futuro della professione, oltre che del paese, ma stanno vivendo momenti complicati a causa dell’esiguità delle borse di studio. Oggi senza specializzazione non si entra nel mondo del lavoro e su questo dovremmo lavorare molto come regione. Dobbiamo trovare gli strumenti per consentire ai giovani di afferire al mondo della formazione e del lavoro». Volpini ha infine ricordato il suo impegno nell’istituire a livello regionale sei borse dì studio aggiuntive, rispetto a quanto concesso in ambito nazionale.
Quest’anno la cerimonia, oltre alle consuete premiazioni, ha visto l’introduzione di una novità: il conferimento di quattro menzioni speciali a quei medici, che si sono distinti nel 2017 per meriti nello svolgimento della loro professione. In particolare sono stati premiati Arcangela Guerrieri, Rossana Berardi, Guido Silvestri, Francesco Bravi e Stefano Gasparini.
Rossana Berardi, direttore della Clinica di Oncologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, nonché direttore Scuola di Specializzazione in Oncologia medica, direttore del Centro di Riferimento Regionale di Genetica Oncologica e coordinatore della Breast Unit Aziendale è stata premiata per la costante e attenta attività professionale che l’ha portata a conseguire il riconoscimento internazionale conferitogli recentemente in Egitto intitolato “Power make the difference”. «Questo premio – ha affermato la Berardi riferendosi alla menzione – conclude un anno intensissimo ma molto stimolante per l’oncologia marchigiana. Ci vuole tanta energia ed entusiasmo, qualità che i giovani medici dovranno sempre conservare».
Guido Silvestri, professore ordinario di Patologia Generale alla Emory University di Atlanta negli Stati Uniti, ha ottenuto la menzione per essere uno dei massimi esperti a livello mondiale sull’HIV e per il suo impegno sui social network a sostegno della campagna in favore dei vaccini. Silvestri, che dal 1993 vive negli Stati Uniti ha sempre conservato uno stretto legame con le Marche, mantenendo nel tempo l’iscrizione all’Ordine di Ancona. Il professore nonostante non sia potuto intervenire alla cerimonia perché si trovava in Georgia, ha voluto comunque testimoniare la sua vicinanza e ringraziare del premio ottenuto, inviando un video che è stato trasmesso nel corso della cerimonia.
Francesco Bravi, pneumologo ed allergologo, presidente della Croce Rossa di Jesi ha ottenuto il riconoscimento per il contributo nella Croce Rossa e per l’impegno contro le campagne dei no-vax. Bravi nel suo intervento ha ringraziato l’Ordine per il sostegno all’organizzazione di due convegni, tenutisi a Jesi, proprio sul tema delle vaccinazioni.
Stefano Gasparini, direttore della Pneumologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, professore presso l’Università Politecnica delle Marche e presidente dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) è stato premiato, invece, per l’impegno nella pneumologia e per la sua capacità comunicativa internazionale. Gasparini ha infatti tenuto una sessione live, lo scorso 12 settembre, a Milano durante il Congresso Europeo di Pneumologia, portando le Marche alla ribalta in ambito internazionale . Il primario ha ringraziato i suoi collaboratori e gli specializzandi, mentre ai giovani ha ricordato che «la passione e l’entusiasmo deve caratterizzare il lavoro del medico».
Arcangela Guerrieri, pediatra segretario Omceo Ancona, ha ricevuto l’onorificenza direttamente dalle mani di Fulvio Borromei, che ne ha ricordato l’impegno profuso a favore di una corretta informazione sul tema dei vaccini. «Nel 2017 non si può più sentire che un bambino non sia stato vaccinato per il tetano o che muoia per una malattia che si poteva prevenire con le vaccinazioni – ha sottolineato – ci siamo impegnati molto sul fronte vaccini anche a sostegno della legge regionale, perché le Marche erano tra le regioni a bassa copertura vaccinale: bisognava difendere i bambini che sono una categoria debole. Abbiamo anche sostenuto dei convegni per sensibilizzare la classe medica sul tema della vaccinazione antinfluenzale». E sempre in ambito di convegni, la pediatra ha ricordato quelli organizzati da Omceo nel corso dell’anno, tra i quali in particolare l’ultimo sul tema dell’adolescenza. Altra iniziativa portata avanti da Arcangela Guerrieri, un progetto con i licei, una sorta di percorso di orientamento con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti nella professione medica già a partire dalle scuole superiori. Un progetto che ha ottenuto la convenzione della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici e del Miur e che vede docenti universitari fare lezione ai ragazzi del liceo Galilei, selezionato tra gli altri, per far conoscere agli studenti la professione medica. Un’iniziativa che a breve partirà anche a livello nazionale, coinvolgendo tutti gli ordini dei Medici.
Un altro momento ricco di significato è stato quello che ha visto la consegna degli attestati per i 60 anni di carriera che sono stati conferiti a Giovanni Danieli, Fabio Massaccesi, Eugenio Maurizi e Carlo Rossi. In particolare Danieli ha ribadito ai neolaureati che «la competenza non basta, per diventare medico occorre umanità».
Per i 50 anni dalla laurea i riconoscimenti sono andati a Grazia Bertolazzi, Alberto Brunelli, Nicola Caporaso, Milvia Cecconi, Vittorio Ciuffoletti, Luigi Ferrini, Pietro Maroncelli, Carlo Massini, Alfeo Montesi, Piero Pacchiarotti, Antonio Pacini e Flavio Tiberi. Nel suo intervento Vittorio Ciuffoletti ha esortato i nuovi medici all’umiltà e alla preparazione : «Mettetevi nei panni di chi curate con cultura, preparazione e rispetto per le persone». Piero Pacchiarotti ha ringraziato, invece, l’Ordine e il presidente per “l’attività indefessa” e ai neolaureati ha rivolto l’augurio di avere soddisfazioni dalla vita professionale.
I riconoscimenti per i 25 anni dalla laurea sono stati assegnati ai medici Elvira Angeloni, Stefania Antognoli, Belardinelli Natascia, Antonella Bonucci, Paola Carletti, Lorena Catena, Rosella Cognini, Giovanna Cola, Manuela Corsi, Simona D’Addesa, Rita Di Nuzzo, Marina Fratini, Camilla Gambelli, Stefania Greganti, Jutta Jachnik, Tiziana Lumachini, Monika Emilia Mattei, Laura Ombrosi, Vincenza Pedone, Stefania Pietroni, Alessandra Refe, Christina Maria Regnery, Bahareh Rezai, Liliana Haydeé Rodriguez, Brunella Rossi, Anna Rita Scortechini, Cecilia Tombolini, Anna Maria Villani, Toufic Abou Khalil, Alessandro Brunelli, Sergio Carloni, Michele Caruso, Claudio Francesco Coco, Paolo Delato, Mohammad Reza Ebrahimi Far, Calogero Ferrara, Paolo Giordani, Emad Kalagy, Francesco Luzi, Luca Mariangeli, Julio Ricardo Marileo, Claudio Martini, Antonio Mundo, Sergio Olivieri, Enrico Paci, Pier Paolo Pangrazi, Raffaele Pascarella, Massimiliano Petrelli, Abolfazle Raeisi, Carlo Sprovieri, Matthias Rudolf Hermann Zeiler.
Gli odontoiatri che hanno ricevuto il riconoscimento per i 25 anni di attività sono Valter Lorenzini, Andrea Ragnetti, Annamaria Renda e Eleonora Salvolini.
Nel corso del pomeriggio sono state assegnate le borse di studio intitolate a Giorgio Fanesi, segretario dell’Ordine scomparso prematuramente, destinate ai giovani dottori che si recano all’estero. Tra i borsisti del 2017 ci sono Valentino Coppa per un progetto sulla deformità degli arti nel Morbo di Ollier, malattia rara che approfondirà presso il centro mondiale situato in Florida. Jacopo Dolcini ha realizzato invece un programma sull’ epigenetica nella predittività delle malattie, studio che porterà avanti presso la Columbia University, relativo all’influenza ambientale nella genesi delle malattie. Di Denise Menghini il progetto sulle malattie sessualmente trasmissibili nelle aree urbane e rurali di Malindi in Kenya, che si propone l’obiettivo di istruire la popolazione sulle modalità preventive. Giulia Principi si occuperà di malnutrizione infantile in Perù, mentre Alessandro Maolo ha realizzato un progetto sulla cardiologia presso l’Università di San Diego in California.
Vincitori delle borse Ippocratici: Luca Cardinali, Federico Grimaccia, Freddo Francesco, Jacopo Olivetti, Mathurin Autieumo Tatieze, Stefania Brescia e l’odontoiatra Francesca Bitonto. Luca Cardinali ha realizzato uno studio prospettico per l’ernia inguinale, Federico Grimaccia una valutazione sui farmaci “orfani” per le malattie rare, mentre Francesco Freddo ha elaborato un piano per garantire un’assistenza sanitaria migliore. Jacopo Olivetti si occuperà dell’impatto del Glifosato sulla popolazione, mentre Mathurin Autieumo Tatieze dei trial clinici. Brescia Stefania ha presentato un progetto sull’allattamento al seno che attuerà presso il consultorio di Fabriano e infine l’odontoiatra Francesca Bitonto sulle malattie sessualmente trasmesse e la loro espressione nel cavo orale.
L’intenso pomeriggio si è concluso con il giuramento di Ippocrate da parte dei nuovi medici: un momento emozionante che ha segnato un ideale passaggio di consegne tra vecchia e nuova generazione.