Ancona-Osimo

Giornata dell’Economia: la ripresa stenta a ripartire, in crescita il tasso di disoccupazione

Nel Parlamentino della Camera di Commercio, questa mattina, si è svolta la sedicesima Giornata dell’Economia, il tradizionale incontro annuale che analizza la fotografia del tessuto socio-economico provinciale

Da sin. Massimiliano Polacco, Giorgio Cataldi, Michele De Vita, Gian Luca Gregori

ANCONA – La ripresa stenta a ripartire, l’occupazione è stagnante e l’export deve migliorare. L’annuale fotografia dell’economia regionale e provinciale, scattata dai dati Istat elaborati dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Ancona, non  mostra quest’anno un panorama roseo. Nel Parlamentino della Camera di Commercio, questa mattina, si è svolta la sedicesima Giornata dell’Economia, il tradizionale incontro annuale che analizza la fotografia del tessuto socio-economico provinciale. Un appuntamento che, negli anni, è diventato un laboratorio interattivo con categorie produttive e operatori economici per riflettere e tracciare insieme le linee di sviluppo del territorio.

Rispetto alla consistenza del tessuto imprenditoriale, il 2017 ha visto tornare positivo il segno per le Marche (+0,28%), dopo alcuni anni di saldo negativo. Il tessuto economico della regione è costituito prevalentemente da micro, piccole e medie imprese piuttosto vitali: a fine 2017 sono 172.205 le realtà registrate presso le Camere di Commercio, numero che rapportato alla popolazione regionale vede un’impresa ogni nove residenti. La ripresa  procede più lentamente che altrove, mentre le esportazioni  doriche 2017 segnano un andamento positivo con una crescita di +1,5% rispetto ai dati definitivi del 2016. Se a incidere negativamente sulle esportazioni è soprattutto la crisi del “bianco” (elettrodomestici -8,3%), a trainare l’interscambio con l’estero ci sono la Nautica (cresce del +154% dal 2016) e quella parte della Meccanica composta da un arcipelago di piccolissime imprese che producono minuteria metallica e stanno ricevendo numerose commesse dall’estero.

Giorgio Cataldi, presidente Camera di Commercio Ancona

«Se i principali settori del manifatturiero, pur da difendere a denti stretti, sono destinati ad affrontare una crescente competizione internazionale, – dichiara Giorgio Cataldi, presidente della Camera di Commercio di Ancona – occorre, crediamo, puntare oggi su ambiti connessi alle specificità locali ma che richiedono ancora molto supporto e valorizzazione. Penso all’agroalimentare (compreso il comparto vinicolo) che cresce, ma porta un contributo ancora esiguo, rispetto alle potenzialità possedute, al valore del nostro export ma anche al turismo. Occorre aumentare il grado di internazionalità del territorio, la capacità di essere interessanti come mete di destinazione turistica, d’affari, di studio. In questo un ruolo importante può giocare anche la promozione online e lo sviluppo di progetti di innovazione digitale. C’è bisogno di diffondere la cultura digitale, il report lo dimostra: le Marche sono sorprendentemente indietro rispetto al digital divide e all’uso di strumenti ICT in genere. Questo nonostante ci si collochi molto bene in Italia, le Marche sono seconde, rispetto a numero di start up raffrontato al numero delle imprese in genere. Occorre continuare a tenere alta la guardia perché  l’uscita dalla crisi procede a rilento».

MERCATO DEL LAVORO – Il quadro del mercato del lavoro provinciale appare in progressivo peggioramento, al confronto con un trend favorevole che interessa invece il mercato nazionale. Il tasso di occupazione provinciale risulta ulteriormente diminuito e nel 2017 si ferma al 61,3%, mentre appare in crescita il tasso di disoccupazione, che sale al 12,5% (era il 9,5% nel 2016). Nella provincia di Ancona inoltre il tasso di attività negli ultimi due anni ha perso un circa un punto percentuale all’anno e nel 2017 si ferma al 70,3%. In termini assoluti nella provincia di Ancona prosegue nel 2017 la diminuzione del numero assoluto degli occupati già rilevata nel 2016: gli occupati scendono dai 196 mila del 2016 ai 186 mila dello scorso anno. Cresce invece il numero delle persone in cerca di occupazione.

TESSUTO IMPRENDITORIALE – Il tasso di crescita del tessuto imprenditoriale dorico resta ancora negativo, in  controtendenza rispetto all’andamento nazionale. Continua a diminuire il numero delle iscrizioni. Le società di capitali, sempre in crescita, continuano ad aumentare il proprio peso relativo sul totale delle imprese doriche. Il 2017 conferma la tendenza all’espansione del tessuto imprenditoriale italiano che ha fatto rilevare un tasso di crescita annuale pari a +0,75%, a livello locale torna positivo il segno per le Marche (+0,28%), dopo alcuni anni di segni negativi, mentre resta in controtendenza la provincia di Ancona, con un tasso di crescita annuale pari a -0,33%. Anche nel 2017, come già nel 2016, l’agricoltura, silvicoltura e pesca costituiscono il settore di attività economica che in termini assoluti risulta aver perso il maggior numero di imprese, con un saldo annuale dello stock (al netto delle cancellazioni d’ufficio) pari a -120. I settori con i saldi netti dello stock positivi si rinvengono invece esclusivamente nel settore terziario, tra questi i maggiori sono le attività immobiliari (+64), il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+40), i servizi di informazione e comunicazione (+18), le altre attività di servizi (+15) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+14).

INTERNAZIONALIZZAZIONE (ESPORTAZIONI E IMPORTAZIONI) – Si rafforza la crescita delle esportazioni provinciali (1,5% nel 2017), grazie in particolare al contributo dei mezzi di trasporto e del coke e prodotti petroliferi raffinati. Frenano invece i due principali comparti, macchinari e apparecchi nca, apparecchi elettrici, e anche il legno-carta. L’export dorico resta tuttavia attestato su livelli lontani dai risultati raggiunti prima della crisi. Le vendite all’estero della provincia di Ancona del 2017 (dati ISTAT provvisori) segnano un andamento positivo con una crescita di +1,5% rispetto ai dati definitivi del 2016, rafforzando in misura contenuta il trend che aveva caratterizzato il 2016. Nel 2017 le esportazioni della provincia di Ancona sono di circa 3,8 miliardi di euro. Il 2017 vede un ritorno alla crescita delle importazioni della provincia di Ancona, dopo due anni successivi di diminuzioni. L’incremento rispetto al 2016 è pari a +8,0%, valore non molto diverso dall’incremento delle importazioni italiane dello stesso periodo (+9,0%), mentre per le Marche si riscontra una contrazione pari a -7,0%. Il valore provvisorio delle importazioni provinciali del 2017 è di 2,9 miliardi di euro.

INNOVAZIONE – Sul fronte della ricerca e dell’innovazione, si conferma una rilevante presenza di startup innovative nel territorio marchigiano e dorico: le Marche sono seconde in Italia per numero di start up innovative rispetto al totale delle società di capitale; Ancona è la quarta provincia per tale indicatore. La digitalizzazione delle PMI resta tuttavia un aspetto innovativo da sviluppare ulteriormente.

CONTRIBUTO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA:

  • La Camera di Commercio di Ancona nel triennio 2015-2017  ha investito complessivamente risorse economiche per 6,2 milioni di euro.
  • L’attività del Registro delle Imprese si è caratterizzata negli anni sempre più per la digitalizzazione dei servizi resi e rientranti nel progetto «cassetto digitale dell’impresa». In particolare si segnala: Rilascio della carta nazionale dei servizi; visure in lingua inglese; bollatura dei libri sociali digitali, fatturazione elettronica
  • Ha sviluppato innovazione e sviluppo tecnologico concedendo voucher in materia di innovazione per un valore di 526.906 euro.
  • Tramite l’azienda speciale MARCHET, la Camera di Commercio di Ancona promuove e sostiene l’internazionalizzazione offrendo strumenti e servizi innovativi e personalizzati coinvolgendo 3082 imprese.
  • Con il progetto “Servizi di orientamento al lavoro ed alle professioni” ha stanziato 45.600 euro in voucher Alternanza Scuola Lavoro, coinvolgendo 60 imprese.