ANCONA – Lascia il tribunale dopo quasi 40 anni di servizio. Ai saluti il giudice Paolo Giombetti, 65 anni, volto noto a Palazzo di Giustizia. Oggi è stato il suo ultimo giorno di lavoro. «L’ultimo senza fare udienza – commenta Giombetti – perché c’è stato lo sciopero degli avvocati penalisti. Ora mi dedicherò a tempo pieno ai miei hobby, la campagna e il restauro di mobili e ceramiche». In servizio al tribunale dorico dal 2013, Giombetti, 65 anni, originario di Senigallia, ha girato molti tribunali prima di approdare a quello del capoluogo dove ha concluso la sua carriera. «Ho iniziato nel 1980 a Chioggia, poi sono stato a Pesaro, Jesi, Fabriano ed Osimo. Quante udienze ho fatto? Difficile tenere il conto, nel primo anno ad Ancona però sono state 1.250».
Giombetti lascia Palazzo di Giustizia per andare in pensione anche se avrebbe potuto continuare per altri 5 anni. «Non mi sembrava il caso di andare oltre – dice – ho tante cose da fare a casa. Un processo particolare di cui mi sono occupato? Ho il dono di non portare mai il lavoro a casa e di dimenticare tutto quello che tratto. Sono uno smaltitore, tiro dritto, per cui non c’è un processo che ricordo di più rispetto ad un altro». Giombetti è stato salutato calorosamente al quinto piano del tribunale, da pm e personale amministrativo che lo hanno avuto affianco in questi anni. Sarà già all’opera con la campagna e il restauro. Tra i suoi ultimi lavori, quello di testiere barocche per un b&b di una parente e un tavolo fratino del Cinquecento.