ANCONA – Gradimento di Sindaci e governatori, il presidente marchigiano Francesco Acquaroli all’ultimo posto su tredici, mentre il primo cittadino di Ancona, Daniele Silvetti, si colloca al 71esimo. È questa la classifica Governance Pool di Noto per il Sole 24 Ore.
Acquaroli, in quota Fratelli d’Italia, secondo gli statistici fa registrare un calo di consenso al 43% rispetto al giorno dell’elezione, anche se è nettamente più alto della Governance Pool 2023, in cui era arrivato al 40%. Oggi, a margine del Consiglio regionale, incalzato da alcuni giornalisti, il governatore ha risposto alle domande dell’Ansa: «Penso che il sondaggio più importante lo abbiamo fatto un mese fa e in questo i marchigiani, sia alle elezioni amministrative sia alle elezioni europee, hanno espresso un gradimento che è riconducibile al governo nazionale e ai rispettivi partiti di appartenenza ma sicuramente anche al governo regionale».
E ancora: «Il governo regionale è stato rafforzato anche dai risultati delle elezioni amministrative, in tantissimi comuni nei quali, non solo abbiamo confermato amministrazioni uscenti, ma abbiamo conquistato tante amministrazioni. Io l’ho sempre ripetuto – riflette il presidente – i sondaggi sicuramente sono un dato da osservare con attenzione ma lasciano il tempo che trovano perché poi la cosa più importante è quello che esprimono gli elettori quando vanno al voto».
«Dopo che abbiamo votato nel 2020 – la data in cui è stato eletto – sia nelle politiche del 2022 sia nelle elezioni europee del 2024 e nella stragrande maggioranza delle amministrative, abbiamo avuto un riscontro positivo. Questo è un segnale che ci conforta – prosegue Acquaroli – Detto ciò, sottolineo anche che qualche settimana fa è uscito un sondaggio, sempre sul gradimento dei governatori, che non solo contraddice questo nella sua complessità ma che è agli antipodi. Ciò testimonia che questi sondaggi vanno letti con attenzione ma che bisogna guardare con molto interesse al voto dei cittadini»
Alessia Morani, Pd, gira il coltello nella piaga: «Il presidente della Regione macina da tempo record negativi. Oggi il Sole24ore ha pubblicato il sondaggio di Noto sul consenso dei governatori ed il nostro risulta essere l’ultimo in classifica. Questo significa che le scelte fatte negli ultimi quattro anni dalla giunta di destra delle Marche sono fallimentari. Da qualunque lato la si guardi, la nostra regione è peggiorata, sottolinea l’ex sottosegretaria al Mise.
Prosegue l’onorevole: «La sanità è il vero disastro prodotto da Acquaroli: liste d’attesa infinite, ospedali senza personale, fondi Pnrr non spesi o impiegati male, indebitamento privato per le cure al top in Italia e percentuali sempre più alte di persone che rinunciano a curarsi. Non parliamo poi della promessa di riaprire i piccoli ospedali rimasta lì dove era venuta: nella fantasia del presidente Acquaroli. Non va meglio sul versante lavoro e sviluppo: richieste di casse integrazioni altissime, interi settori economici in grande difficoltà senza alcuna idea di politica industriale. Sul punto infrastrutture abbiamo assistito ad annunci continui ma siamo ancora al punto di partenza. Non parlo dell’aeroporto per pietà. Non serve dire altro. Dobbiamo dare ai marchigiani una alternativa a questi incapaci. Diamoci da fare», conclude Morani.
Tra i presidenti di Regione, svetta Massimiliano Fedriga (68%), del Friuli Venezia Giulia. Daniele Silvetti, Sindaco di Ancona, si ferma al 71esimo posto, su 80. Silvetti è stato eletto lo scorso anno, nel 2023, tra le fila del centrodestra (è la prima volta che Ancona non è governata dal centrosinistra). Secondo i sondaggi Noto, Silvetti registra un consenso del 48,5%, in calo di 3,2 punti percentuale rispetto al giorno delle elezioni.
La Governance Pool non tiene conto delle recentissime elezioni di giugno. «Osserviamo un calo di gradimento – scrive Noto Sondaggi – per un governatore su due, tutto sommato fisiologico, mentre ben tre primi cittadini su quattro perdono consenso. A quanto emerge dalla rilevazione, il ruolo dei presidenti di Regione è percepito più incisivo, sia in termini di governo del territorio che di capacità di portare le istanze locali all’attenzione del governo. È anche da considerare che proprio la legge sull’autonomia differenziata ha riacceso negli ultimi mesi il protagonismo dei presidenti di Regione, sia di quelli che si sono dichiarati a favore che contro». Il Governance Pool 2024 ha preso in considerazione 80 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta. Non sono state testati i Comuni e le Regioni in cui si è votato nel 2024, oltre alla Liguria in cui il presidente è sospeso dallo scorso maggio. Le interviste sono state effettuate tra maggio e luglio 2024 utilizzando sistemi misti: Cati, Cawi ed il sistema Tempo Reale di creazione dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi. La numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti e di 600 elettori in ogni Comune, disaggregati per genere, età ed area di residenza.