BOLOGNA- Grano, pasta e vino marchigiani protagonisti al Sana di Bologna, il salone internazionale dedicato al biologico e al naturale in corso dal 9 al 12 settembre, che quest’anno vedrà per la prima volta i campioni bio enogastronomici della regione riunirsi in unico stand realizzato da Food Brand Marche, l’associazione di produttori agroalimentari regionali che raccoglie e promuove 32 marchi certificati e somma un fatturato aggregato di circa 850 milioni di euro. Protagonisti del primo appuntamento in presenza dopo l’emergenza pandemica saranno la Cooperativa agricola La terra e il cielo, assieme alla storica cooperativa Gino Girolomoni, e i 2 consorzi di riferimento per l’enologia marchigiana: l’Istituto marchigiano di tutela vini e il Consorzio vini piceni. Sono, tra l’altro, previste degustazioni di Offida, Colli Maceratesi, Falerio, Rosso Piceno, Verdicchio Dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica e Marche Igt.
La collettiva (al padiglione 37 stand D64-E63) assume particolare significato anche alla luce della forte propensione green registrata dai produttori agricoli marchigiani e dal recente Patto regionale per il distretto biologico unico, siglato con l’obiettivo di realizzare la più grande area europea attenta allo sviluppo di una pratica sostenibile e alla salute dei consumatori.
Per il direttore di Food Brand Marche, Alberto Mazzoni, «secondo il rapporto Ismea dello scorso anno, nel 2019 è cresciuto di un terzo il numero di produttori biologici nelle Marche; un incremento importante che porta a 105mila gli ettari coltivati da quasi 4mila operatori. Una tendenza green – ha aggiunto Mazzoni – che fa della nostra regione una dei principali hub del bio in Italia, con un’incidenza sul totale delle superfici coltivate di oltre il 22%, contro la media nazionale al 15,8%. Tra i settori di una pratica a forte valore aggiunto e strategica anche in chiave turistica, è forte il processo di transizione anche del vino marchigiano: dopo la Calabria, siamo la seconda regione in Italia per incidenza bio sul vigneto, con una quota percentuale altissima (41,9%, a quasi 6mila ettari) contro una media italiana ferma al 18,8%».
Fondata nel 1980, La terra e il cielo è una cooperativa agricola a conduzione esclusivamente biologica, poi biodinamica. Prima realtà in Italia a produrre la pasta bio di grano antico, la cooperativa ha promosso nel 1987 anche la prima associazione di agricoltura biologica delle Marche.
Storica cooperativa istituita nel 1977, Gino Girolomoni è considerata una delle realtà di riferimento dell’agricoltura biologica in Italia. Produttrice di una gamma di prodotti bio che vanno dalla pasta di grano duro alla pasta di grani antichi fino ai legumi e ai cereali, la cooperativa conta oggi 30 soci e settanta dipendenti per un fatturato pari a 18,8 milioni di euro. Al Sana di Bologna, la cooperativa si presenta con una rinnovata identità di marca, messa a punto con la Branding Agency italiana Robilant Associati, e un nuovo packaging rigorosamente ecosostenibile: carta proveniente da foreste gestite in maniera responsabile, e sacchetti con una finestra separabile in pellicola di cellulosa, differenziabile nell’umido.
Il Consorzio Vini Piceni tutela 4 denominazioni per un totale di 1800 ettari di vigneto, e registra circa 50 milioni di euro di fatturato, 51 soci aderenti e 6,5 milioni di bottiglie prodotte all’anno.
Con 652 aziende associate per 16 denominazioni di origine per un fatturato che vale circa 250 milioni di euro, l’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) rappresenta l’89% dell’imbottigliato della zona di riferimento. Con oltre 7.500 ettari tutelati incide per il 45% sull’intera superficie regionale.
Food Brand Marche è l’associazione produttori dell’agroalimentare Marche nata nel 2007 per valorizzare e promuovere in maniera integrata l’enogastronomia, il turismo e la cultura del territorio. È tra le prime compagini regionali italiane ad aggregare sotto un unico marchio il mondo dell’agroalimentare dal latte alla carne, dalla pasta al vino, dall’olio ai prodotti bio. Le imprese agricole coinvolte sono circa 3.500 per un fatturato di 850 milioni di euro.