ANCONA – L’impronta ecologica, cioè l’indicatore che misura l’impatto di una persona o di una comunità sull’ambiente, è sempre più focus di molte iniziative che cercano di capire quanto l’ecosistema e le risorse naturali della Terra vengano sollecitati dalle attività umane. Frutta, legumi, ortaggi e cereali integrali sono fonti naturali importanti di vitamine, sali minerali e fibre. Nonostante numerosi studi abbiano evidenziato le loro proprietà nutrizionali, gli alimenti di origine animale sono presenti più spesso nelle scelte alimentari degli italiani e numerosi luoghi comuni li descrivono come indispensabili per sostenere correttamente i fabbisogni nutrizionali. Tali luoghi comuni non hanno fondamenta scientifiche, indagini sulle abitudini alimentari di italiani, in diverse fasce di età, hanno dimostrato che le abitudini si sono progressivamente allontanate dal modello salutare della “dieta mediterranea”.
Privilegiare gli alimenti vegetali, nelle scelte alimentari quotidiane, oltre ad essere importante per la salute con ricadute positive sullo stato nutrizionale, ha un impatto minore in termini ambientali. Infatti, le quantità di emissioni di gas serra associate alle filiere vegetali sono notevolmente minori: ad esempio, è stato stimato che per ottenere un chilogrammo di carne bovina si producono circa 40 kg CO2 equivalenti, mentre per un chilogrammo di ortaggi di stagione circa 1 kg CO2 equivalenti (fonte myemissions.com). Inoltre, ci sono degli alimenti che vengono prodotti con pratiche che danneggiano l’ambiente, consumano risorse e provocano l’emissione di molti gas serra (anidride carbonica etc..) che contribuiscono al surriscaldamento del clima. Ce ne sono altri tra cui i legumi, che, al contrario, crescono in condizioni tali da richiedere poche risorse, contribuiscono alla tutela e fertilità dei suoli e hanno migliori proprietà nutrizionali.
Sulla base di queste premesse si fonda la “Green Food Week 2025” in programma dal 7 all’11 aprile 2025, organizzata dall’associazione Foodinsider e patrocinata dalla RUS (Rete delle Università sostenibili). La RUS, tramite il gruppo di lavoro “Cibo e alimentazione” si occupa di come viene consumato il cibo negli Atenei da parte della componente studentesca e del personale e ha l’obiettivo di rendere le Università un modello di consumo alimentare sostenibile per il territorio.
Quest’anno l’Università Politecnica delle Marche, che fa parte della RUS, ha deciso di aderire alla “Green Food Week”: questa settimana sarà l’occasione per coinvolgere la componente studentesca e tutto il personale dell’Ateneo, affrontando temi legati all’attualità nutrizionale e alle scelte alimentari più corrette. Verranno allestiti spazi informativi, in diversi punti dell’Ateneo, e verrà distribuito materiale divulgativo on line e off line prodotto da docenti del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente – DiSVA. Il supporto scientifico alla manifestazione è fornito anche dal Centro di Ricerca e Servizi sulla Educazione Sanitaria e promozione alla Salute UnivPM che tra le sue finalità si prefigge, con il progetto “Nutrimenti”, attivato da alcuni anni, di contribuire ad una informazione corretta sulla relazione tra alimentazione e salute.
Anche l’ERDIS, Ente regionale per il diritto allo studio delle Marche, ha deciso di aderire alla Green Food Week 2025 e durante la settimana gli studenti e le studentesse che pranzano o cenano presso le mense universitarie delle Marche verranno serviti pasti a minor impatto ambientale.
La “Green Food Week” si prefigge anche di raccogliere dati sulle abitudini alimentari di studenti, studentesse e personale. I dati raccolti saranno utili per valutare l’indice di “Mediterraneità” della dieta e saranno presentati in un incontro che verrà organizzato nei prossimi mesi. L’indice di Mediterraneità permette di valutare, in modo oggettivo, quanto uno stile alimentare si avvicini alla dieta mediterranea, considerata da studi sempre più numerosi, efficace nella prevenzione delle patologie cronico-degenerative e patologie legate all’invecchiamento.
L’adesione alla Green Food Week rappresenta per Univpm un momento importante di condivisione e promozione di conoscenze sul valore del “cibo amico del Pianeta” e conferma con atti concreti, l’attenzione al tema della sostenibilità ambientale.
Per approfondire: https://reterus.it/green-food-week/
Green Food Week, anche Univpm partecipa con momenti di confronto su alimentazione sana
L’adesione rappresenta per Univpm un momento importante di condivisione e promozione di conoscenze sul valore del “cibo amico del Pianeta” e conferma con atti concreti, l’attenzione al tema della sostenibilità ambientale
