Ancona-Osimo

Ad Ancona GreenLoop, il Festival artistico dell’economia circolare

Nel capoluogo dorico spettacoli teatrali, concerti, artisti e scienziati, game e laboratori, mostre e momenti di approfondimento sui temi della tutela dell’ambiente, del riciclo e dell’impegno contro il cambiamento climatico

Piccola Orchestra dei Popoli
Piccola Orchestra dei Popoli

ANCONA – Iniziato il conto alla rovescia per il GreenLoop, il primo Festival artistico dell’economia circolare che, dopo i fortunati anni di Morro d’Alba e Fermo, approda ad Ancona, dal 15 al 17 novembre.

Spettacoli teatrali, concerti, artisti e scienziati d’eccezione, game e laboratori per bambini e ragazzi, mostre e momenti di approfondimento sui temi della tutela dell’ambiente, del riciclo, dell’impegno contro il cambiamento climatico, dello sviluppo sostenibile, del risparmio idrico.

Si parte venerdì prossimo, 15 novembre, con uno spettacolo unico nel suo genere, Polimero, un burattino di plastica. Scritto ed interpretato da Giobbe Covatta, accompagnato dalle musiche di Stefano Nanni e dalla viola di Danilo Rossi, arriva sul palco del Teatro Sperimentale alle 21. Una performance per grandi e bambini. Una favola ecologista che rivisita in chiave attuale la storia di Pinocchio. Il burattino diventa un bambolotto di plastica; dentro alla pancia della balena ci finisce un sacco di plastica, Mangiafuoco è un grande inceneritore, mentre il bambolotto Polimero chiede alla fata di diventare biodegradabile.

Si prosegue sabato 16 novembre, alle 21 all’Auditorium della Mole, con È tempo di incontro, un concerto de La Piccola Orchestra dei Popoli dall’alta carica emotiva. Nata all’interno della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, la formazione riunisce musicisti di diverse nazionalità in un’esperienza di convivenza possibile fra persone appartenenti a culture e religioni diverse ed è testimonianza concreta della bellezza dell’incontro con l’altro attraverso l’armonia musicale. La Piccola Orchestra dei Popoli si esibisce con strumenti musicali costruiti con i legni delle barche dei migranti approdati a Lampedusa nell’ambito del Progetto Metamorfosi. Ma questa mutazione del legno cambia anche chi la realizza e avvia un reale percorso di riscatto: gli strumenti musicali sono infatti creati nel carcere di Opera e di Secondigliano, sotto la guida dei maestri liutai Enrico Allorto e Carlo Chiesa.

Gran finale, domenica 17 novembre, sempre alle 21 all’Auditorium della Mole, con il Riciclato Circo Musicale per un concerto ad alto tasso di divertimento durante il quale, come ad ogni live del gruppo, ogni oggetto prende vita. Il loro motto è infatti: “non buttate via niente… anzi suonatelo!”. La loro musica è ispirata dalle sonorità di tutto il mondo e viene guidata dai suoni che naturalmente scaturiscono dagli oggetti più disparati, dai materiali edilizi ai piccoli e grandi elettrodomestici, dai giocattoli agli attrezzi agricoli. In studio hanno prodotto cinque album (più una raccolta live) che testimoniano il loro continuo impegno nella ricerca sonora e nella sperimentazione musicale. Il gruppo è formato da Andrea Accoroni – cassettarra, controbarattolo, tonnolino, radiomin, ombrellino, saxifone, casalingatore, voce; Simone Medori – buzzeria, medusa, barattolao, cajondino, elettrodomestici, cori; Michele Kaio Tiberi – bonga, sgambè, elettrodomestici, battiscopolofon, elastofono, cori; Andrea Massetti – chiteglia, bassolardo, racchettarra, oroloslide, trapano, cassitar, cori.

Per tutti gli spettacoli delle 21, biglietti acquistabili su VivaTicket o in biglietteria sul luogo dell’evento.

Non solo teatro e concerti, però, per il programma ricchissimo della tre giorni che si articola da mattina – con l’originale formula delle Colazioni circolari, chiacchiere scientifiche al bar – a sera. Espressioni artistiche tra le più variegate per avvicinare un pubblico sempre più ampio ad argomenti spesso trattati solo da esperti ed addetti ai lavori, per «riflettere, divertire, proporre nuovi paradigmi imprenditoriali, economici, sociali e di gestione del territorio», le parole del direttore artistico e scientifico della manifestazione Marco Cardinaletti.