ANCONA – Circondate dai lupi sfondano il recinto elettrico e fuggono per la campagna. È successo ad un gregge di pecore, lunedì, attorno alle 5. Quindici sono state trovate morte, in parte mangiate in parte sgozzate e quindi morte dissanguate. Tra loro c’era anche un agnello. Il gregge, di proprietà dell’allevatore Giovanni Piccioni, 63 anni, di Potenza Picena (dove ha anche un agriturismo), si è inoltrato nelle campagne circostanti fino ad attraversare l’autostrada passando per un ponte e arrivando fino alla fabbrica di Tontarelli.
Il terreno dove erano custodite si trova tra i comuni di Camerano e Sirolo. «Sono stati i carabinieri ad avvisarmi – racconta Piccioni – perché avevano visto le pecore libere, sparse qua e là. Io sono andato subito al recinto a vedere è l’ho trovato divelto. Lo avevano sfondato le pecore e la corrente era ancora attiva. I lupi le hanno circondate e per paura si sono ammassate spingendo la rete». Una condanna a morte per molte di loro. In quell’appezzamento l’allenatore ne aveva 470. Per evitare che i lupi tornino adesso lascerà i cani nel gregge. Piccioni farà anche denuncia. Ieri era alle prese con lo smaltimento delle carcasse. Una procedura che gli è costata 80 euro a pecora.