ANCONA – Nelle prime ore di ieri, 20 dicembre, i militari della Capitaneria di porto di Ancona e i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona hanno proseguito l’attività di controllo congiunta a tutela della risorsa ittica e del consumatore avviata nei giorni precedenti nella zona del Mandracchio del porto dorico.
All’esito dei controlli, veniva accertato che alcune barche da pesca professionali detenevano prodotto ittico appartenente alla specie della “vongola” oltre il limite giornaliero consentito per la pesca di tale specie ed in assenza di documentazione per l’immissione in commercio attestante la provenienza del pescato. Inoltre, due società detenevano prodotto ittico destinato alla immissione in commercio in assenza di documentazione commerciale comprovante la tracciabilità dello stesso.
Grazie alla sinergica attività di Guardia Costiera e Guardia di Finanza, si procedeva al sequestro di circa 7500 chilogrammi di prodotto ittico, dei quali circa 600 venivano rinvenuti abbandonati in banchina del porto e venivano contestate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo pari a 40.500 euro.
Successivamente, il prodotto ittico rinvenuto, privo delle obbligatorie indicazioni relative all’etichettatura, tracciabilità e rintracciabilità, nonché delle informazioni previste dalla normativa vigente in materia di tutela del commercio al dettaglio veniva interamente rigettato in mare in quanto ancora in stato vitale.