LORETO – La stella Michelin è stata confermata anche per il 2024 all’audacia di Errico Recanati, chef del ristorante Da Andreina a Loreto, alle tradizioni, alla famiglia e alla brigata che alimentano con passione il fuoco vivo del locale. Era il 1959 quando la piccola mescita di Andreina Isidori diventava ufficialmente il ristorante già famoso per lo spiedo e la cacciagione che spontaneamente i cacciatori le portavano per cucinarla allo spiedo. Oggi la sua sapienza vive ancora nelle mani del nipote.
Chef Recanati, come ha recepito la conferma della stella?
«È l’undicesimo anno di conferma ma non è mai scontato, anzi, ogni anno è la stessa emozione. La stella Michelin è il fuoco, la passione, l’amore, gli stessi che mettiamo io e la mia squadra ogni giorno nel nostro lavoro. Non sarei nulla però senza la mia famiglia, che ringrazio per l’impegno e la fiducia. Mi fanno giocare un campionato importante ogni volta. I miei collaboratori Marco, Diego e Matteo in cucina e Hilary e Valentina in sala. Poi il fuoco e la brace che mi ha dato creatività e il riconoscimento nazionale e internazionale grazie a questo modo che ho creato di cucinare. E un caloroso grazie a tutti coloro che credono nelle nostre fiamme e le scelgono con entusiasmo».
Tanti giovani sono stati premiati quest’anno, cosa ne pensa?
«Premi all’innovazione e ai giovani, l’ho notato anche io ed è un fatto che ci dà forza e crea uno spiraglio in una situazione difficile in cui non si trova personale ad esempio. Deve essere uno stimolo. Per fare la cucina serve tanto studio ed è un mondo davvero difficile. I miei complimenti vanno a tutti, l’Italia cresce con le “vecchie” e le nuove stelle».
Quali progetti per il prossimo futuro?
«Punteremo su camere e accoglienza e poi sul progetto appena avviato dell’orto, ricco di diverse tipologie di piante che uso per impreziosire le mie creazioni».