Ancona-Osimo

Hiv/Aids: il virus invisibile. L’informazione e la prevenzione salvano la vita

Si fa ancora troppa confusione tra virus e malattia, a causa della scarsa conoscenza. L'assessore di Ancona, Capogrossi: «Importante informare i giovani, perché l'incidenza maggiore è nella fascia tra i 25 e i 30 anni»

ANCONA – La diminuzione dell’informazione favorisce la diffusione dell’infezione. L’HIV/AIDS, a più di 30 anni dalla sua comparsa, è ancora una patologia molto grave e, dal punto di vista comunicativo, presenta caratteristiche contraddittorie. È ancora un fenomeno da prima pagina, ma al tempo stesso passa spesso sotto silenzio. È una patologia di cui si conoscono molti particolari, ma raramente sono aggiornati. Ormai da tempo, l’HIV e l’AIDS non vengono posti all’attenzione dell’opinione pubblica, eppure in tutto il mondo, sono davvero tantissime le persone che hanno contratto il virus HIV: nel 2010 erano 34milioni, di cui il 10% costituito da bambini. In Italia il numero di contagi è rimasto costante negli ultimi anni, ma quello che sorprende è che tra le persone che sviluppano l’Aids, il 74,5% arriva a questa situazione perché ignorava di avere contratto il virus.

I relatori del corso su HIV/AIDS

La misura più importante della prevenzione, dunque, è l’informazione e su questa malattia che, continua a colpire i giovani, ne hanno parlato ieri mattina nell’ex sala consiliare del Comune di Ancona Andrea Giacometti (direttore Clinica Malattie Infettive tropicali, parassitologia, epatiti croniche), Chiara Buellis (psicologa, formatrice e operatrice presso struttura per malati Aids) e Paolo Petrucci, (formatore e direttore responsabile periodico “Opere”). Innanzitutto gli esperti hanno sottolineato l’importanza di conoscere il virus e come si trasmette, in modo da evitare molti comportamenti a rischio e di suscitare pregiudizi.

Una delle questioni chiarite, su cui c’è tanta confusione, è cosa può succedere se una persona si punge con una siringa. «In una siringa – ha spiegato il dottor Giacometti – l’infettività si perde dopo meno di un minuto, mentre la distruzione del nucleo del virus HIV avviene dopo 20-30 minuti. Nel mondo non è mai stato dimostrato che una persona si sia infettata con una siringa. Se qualcuno si punge con una siringa in spiaggia o al parco, piuttosto rischia il tetano o l’epatite B e per entrambi ci sono i vaccini».

Gli esperti hanno cercato di fare chiarezza e di smascherare tanti pregiudizi, tra cui quello che l’HIV colpisca solo tossicodipendenti e omosessuali. «Andiamo nelle scuole per fare prevenzione – ha detto Chiara Buellis – e ci rivolgiamo agli alunni delle terze medie e degli istituti superiori. Molti non sanno nemmeno la semplice differenza tra HIV e AIDS e pensano “Tanto a me non succede”.  Credono che la malattia riguardi solo omosessuali, invece non esistono categorie a rischio. Ciò che esiste sono i comportamenti a rischio. Purtroppo ancora c’è una scarsa conoscenza della malattia e lo stigma è ancora presente».

Casa Alloggio “Il Focolare”

Attualmente l’85% delle infezioni avviene a causa di rapporti sessuali non protetti e non riguarda solo quelli omosessuali, ma anche e soprattutto quelli eterosessuali. Come si trasmette l’HIV? I veicoli di infezione dell’HIV sono il sangue, i fluidi sessuali (sperma e secrezioni vaginali) e il latte materno. Per questo esistono tre vie di contagio: rapporti sessuali non protetti dal preservativo con persone infette; passaggio di sangue da una persona infetta (scambio di siringhe infette, uso in comune di oggetti taglienti come rasoi, forbicine, spazzolini da denti, strumenti per i tatuaggi e il piercing); dalla madre infetta al bambino, durante la gravidanza, il parto, l’allattamento al seno.

Avvicinarsi ad una persona malata, dunque, è pericoloso? «Al di fuori di queste tre vie di contagio  – ha detto Paolo Petrucci – l’HIV non si trasmette per contatto, né tantomeno con la saliva. Bisogna stare attenti a non aumentare lo stigma e la paura». Il virus infatti non si trasmette né tramite la saliva, né tramite sudore, starnuti o tosse, lacrime, urina, feci, vomito. Si può dormire, mangiare, frequentare scuole e locali pubblici con persone HIV/AIDS, perché vivere accanto a queste persone non comporta pericoli. Un altro problema però è che molti non fanno il test HIV per paura di scoprire di essere infetti. Il test HIV – ha continuato Petrucci – è l’unico strumento per stabilire se una persona è entrata in contatto con il virus, ovvero se si è sieropositivi. Il test consiste in un semplice prelievo del sangue, è anonimo, riservato e gratuito (negli ospedali pubblici)».

Emma Capogrossi, assessore ai Servizi Sociali

«Se è vero che oggi si muore di meno di Aids perché, grazie alla ricerca, i farmaci in uso sicuramente allungano l’aspettativa di vita – ha dichiarato Emma Capogrossi, assessore ai Servizi Sociali – purtroppo la diffusione della malattia continua. L’incidenza maggiore è nella fascia tra i 25 e i 30 anni. È quindi molto importante un’adeguata formazione sessuale. L’informazione può far molto affinché i giovani evitino il contagio». Non sempre però è facile fare prevenzione nelle scuole. «Nessuno istituto ci ha chiamato – ha detto la Buellis – siamo stati noi a contattare 30 istituti della città (tra comprensivi e superiori). In tutti siamo andati, ma una scuola della zona nord della città ci ha fatto interrompere la formazione dopo il primo incontro e in un’altra ce l’hanno negata perché nei questionari c’erano domande su comportamenti sessuali. Quindi non sempre è facile fare prevenzione nelle scuole».

Ad Ancona esiste la Casa Alloggio per malati HIV/AIDS “Il Focolare”, gestita dall’associazione Opere Caritative Francescane, fondata dai Frati Minori Francescani delle Marche. L’alloggio ospita circa una decina di persone malate di HIV/AIDS e anche Padre Alvaro Rosatelli, presidente dell’associazione, sostiene che «prevenire è meglio che curare». Così per sensibilizzare le persone sulle tematiche dell’HIV/AIDS, per raccogliere fondi e sostenere i servizi che quotidianamente si svolgono nella Casa Alloggio, il primo dicembre (giornata mondiale contro l’Aids), ci sarà un concerto dal titolo “Voci Positive”, organizzato dall’associazione Opere Caritative Francescane. L’appuntamento sarà al teatro Sperimentale di Ancona (ore 21) e parteciperanno diverse realtà artistiche della zona: Miki C & The Bright Gospel Voices (Coro Gospel); La Città dei Suoni (coro di voci bianche e coro giovanile); Coro giovanile Alessandro Orlandini. Sarà un concerto di beneficenza e il ricavato andrà a favore dell’Associazione.