FALCONARA MARITTIMA – In aumento le denunce di violenze anche da ragazze giovanissime, crescono i crimini sessuali informatici e diventano sempre più variegate le forme di bullismo e cyberbullismo, specie durante il lockdown. E’ il momento più giusto per gli esperti di salire in cattedra e parlare direttamente ai ragazzi, per metterli in guardia e far capire loro che non sono soli, ma devono saper chiedere aiuto.
Parte da qui l’iniziativa “I Care, We Care”, una serie di incontri in programma all’Istituto Tecnico Economico “Donatello Serrani” di Falconara Marittima per parlare di violenza di genere. In cattedra, come speciali docenti, sono saliti già questa mattina gli avvocati Cristina Barboni e Roberta Ragnetti del Foro di Ancona, con la collaborazione dei Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima. In programma, un ciclo di incontri all’interno delle scuole superiori del territorio per sensibilizzare gli studenti sul tema della violenza di genere e delle forme di violenza che possono colpire tutti. Incontri nei quali le “materie” di studio saranno le più recenti forme di violenza quali il bullismo, “cyberbullismo”, “revenge porn”, “hate speech” e “body shaming”, gli effetti deleteri di queste brutali prevaricazioni nonché il contesto normativo di riferimento (Codice Rosso). Il debutto dell’iniziativa, questa mattina presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Economico “Donatello Serrani” di Falconara Marittima, alla presenza di quattro classi (le quarte e quinte), per un totale di circa 90 studenti, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie ministeriali previste per la didattica in presenza. Le classi si sono date il cambio per partecipare ad un incontro sul tema, nel quale, tutti gli studenti, hanno dimostrato grandissima attenzione. Sono fenomeni sui quali occorre tenere sempre la guardia molto alta, in un contesto storico di grande apprensione per le dinamiche pandemiche e le nuove forme di aggregazione sociale, sempre più incentrate sui social media e nei luoghi virtuali. Gli alunni hanno infatti palesato curiosità e interesse, formulando ai relatori domande di vario genere su tutti gli argomenti trattati. Proficuo ma soprattutto qualificato è stato l’apporto del personale docente che ha accompagnato gli studenti, mirato alla creazione di nuovi spunti di riflessione e di numerosi collegamenti con le materie di studio.