Ippocrate non va in vacanza, né per i giovani né per quelli meno: l’Ordine dei Medici Chirurgi ed Odontoiatri della provincia di Ancona ha indetto una giornata di riconoscimenti sia ai nuovi laureati della Facoltà di Medicina, sia ai medici a 25 anni dalla laurea: una prima parte della tradizionale Giornata del Medico anticipata all’estate. I neo laureati fanno parte della sessione del primo semestre, mentre si prevede per il tradizionali appuntamento di fine anno di dicembre il resto delle premiazioni dei camici bianchi ai 50 anni e 60 anni dalla laurea, oltre ai giovani laureati nel secondo semestre.
La serata è organizzata all’Ego Hotel di Ancona mercoledì 28 giugno a partire dalle ore 20 e rappresenta, come sostiene il Presidente di Omceo Ancona Fulvio Borromei, «l’incontro tra gli aspetti procedurali e amministrativi, visto che si svolge anche l’assembra dell’Ordine, con quelli di orientamento politico professionale. Dobbiamo e vogliamo e riconoscere l’attività svolta dai medici da 25 anni: così come il medico deve essere riconosciuto, anche l’istituzione dei medici che li rappresenta deve essere pronto a riconoscerne il lavoro professionale svolto in così lungo tempo. Quindi la Giornata è la sintesi del merito di coloro che portano salute ai cittadini italiani da 25 anni e di chi si appresta a farlo da neolaureato. Ma perché abbiamo organizzato questa nuova giornata? Perché riteniamo che far incontrare personalmente gli organi istituzionali e ordinistici con una parte della classe medica ne rafforzi i rapporti e permetta un confronto nobile in grado di facilitare anche quella progettualità che sappia guardare al futuro dell’uomo e delle medicina. Torna quindi il motto, che non si può mai abbandonare, ‘essere riconosciuti’ e ‘riconoscere’ cosa che fa appunto l’ordine con chi svolge un servizio etico per l’intera comunità. In questo modo i più giovani, come i neolaureati che hanno dalla loro il futuro, incroceranno i medici con alle spalle 25 anni di attività, pronti a fornire, all’interno di una comunità solida come quella medica, i messaggi che provengono dal sistema ordinistico e dagli stessi singoli medici che hanno maturato una professionalità d’eccellenza».