ANCONA – Il confronto serrato tra Ida Simonella e Carlo Maria Pesaresi s’è appena concluso. Tra strette di mano e sorrisi la tensione c’è e va anche in onda. In palio, infatti, c’è la successiva sfida al centrodestra, nella prossima primavera, per la poltrona di sindaco del capoluogo. Non uno scettro qualunque. I due candidati per le primarie della coalizione di centrosinistra, che si svolgeranno il prossimo 27 novembre, si giocano la partita al ridotto delle Muse di Ancona di fronte alle telecamere di E’tv Marche, guidati e incalzati, durante la serata, dai conduttori Linda Cittadini e Giacomo Giampieri, ma soprattutto davanti ai cittadini – pochi – che partecipano all’appuntamento.
Tanti i temi e le questioni della città su cui affrontarsi: a partire dalle primarie, in uno scenario politico dominato dal centrodestra. Sul tema il pensiero di Ida Simonella: «Aiutano l’ascolto dei cittadini, servono per incontrare le persone, ma soprattutto sono importanti perché i cittadini scelgono chi sarà il futuro candidato sindaco di Ancona, ed è una cosa tipica del centrosinistra, i cittadini artefici del destino della loro città, un diritto e una responsabilità, per designare la persona che può diventare il sindaco di Ancona. Un’occasione di scelta». E quello di Carlo Pesaresi: «Le primarie si inseriscono in un momento in cui il mondo è sottosopra, la pandemia ha cambiato i nostri stili di vita, poi la guerra nel cuore dell’Europa con tutte le conseguenze, le bollette. Siamo in uno stato d’emergenza continua da anni, e le città si stanno interrogando sul futuro. E lo fanno aprendosi, andando al confronto con le parti più vive e più critiche della città. Questo è il contesto in cui si inseriscono».
Il tema dell’emergenza, del terremoto, quanto mai attuale. Per Ida Simonella: «L’emergenza ci insegna tantissimo, ci impone di gestirla, un lavoro enorme di ricognizione. Purtroppo di emergenze ne stiamo affrontando tante. Insegnano a essere fluidi e capaci di gestire il momento emergenziale, a farsi trovare pronti. Importante il tema della prevenzione, soprattutto per le scuole, che sono edifici per lo più costruiti nel secolo scorso. La verifica di vulnerabilità impone una programmazione che va portata avanti negli anni. Bisogna investire sugli edifici scolastici». Per Carlo Pesaresi: «Il sindaco è l’autorità territoriale in materia di protezione civile e il sistema ha ampi margini di miglioramento perché servono più risorse, per avere figure competenti e formate, e per formare e sensibilizzare la comunità, dalle scuole primarie all’università. Su questo lo Stato deve andare incontro alle amministrazioni locali. C’è un sistema locale che va rafforzato».
Sull’area marina protetta ecco Carlo Pesaresi: «Il programma sottoscritto da entrambi i candidati dedica spazio all’area marina protetta e spiega perché al momento non sia possibile realizzarla. Un programma che non esclude rivedere queste considerazioni se si modificassero le condizioni. Per tutelare la costa abbiamo già una comunità scientifica che il Paese intero ci invidia. Andiamo a discutere con loro quelli che sono gli strumenti migliori per farlo». E Ida Simonella: «La questione dell’area marina protetta è stata molto approfondita e il ‘no’ non nasce da un’ideologia, ma è la convinzione che quello strumento giuridico non sia adatto, in un contesto così antropizzato, a raggiungere gli obiettivi che si pone. Vogliamo tutti un mare tutelato, vogliamo tutti strumenti di controllo e di sostenibilità dell’ambiente marino e non solo, ma l’area marina protetta non è efficace e utile in questo contesto, perché è uno strumento vago».
Sul porto lo scontro più acceso tra i due contendenti: le sue prospettive, le scelte da effettuare, la fruizione civica, il significato commerciale. «La convivenza tra la città e un porto di valenza internazionale, sottoposto a vincoli disciplinati, è una cosa atipica – dichiara Ida Simonella -. Abbiamo questo grande privilegio. Una conquista di questi ultimi anni di cui andiamo giustamente fieri». «Sono stato tre mesi fa a Spalato e la situazione era analoga, assolutamente vivibile per i cittadini – spiega Carlo Pesaresi -. È importante che si sia realizzato un percorso che risale al piano regolatore di parecchi anni fa, mi fa piacere che quelle reti siano state abbattute grazie anche all’iniziativa delle associazioni. Siamo nelle condizioni di fare un bellissimo progetto di vivibilità del porto, una straordinaria opportunità». E poi il confronto sullo spostamento dei traghetti ma anche sull’ambiente e altro ancora. La sfida tra i due contendenti proseguirà fino al 27, quando dalle urne delle primarie uscirà il candidato a sindaco del centrosinistra.