Ancona-Osimo

In povertà l’11% dei marchigiani, Federconsumatori: «Mutui alle stelle e rinuncia alle cure, famiglie e anziani in difficoltà»

Pensioni basse, affitti e mutui in crescita, caro energia e bollette. Cresce il numero dei senza tetto, mentre i poveri sono un punto percentuale sopra la media nazionale. Ne abbiamo parlato con Federconsumatori

Povertà

ANCONA – L’11% dei marchigiani vive in condizioni di indigenza, si tratta per lo più di anziani, giovani, lavoratori precari e stranieri. Accanto alla povertà economica, c’è quella lavorativa, abitativa o familiare, mentre aumenta parallelamente il numero delle persone senza fissa dimora che tra il 2019 e il 2021 segna un +13,6% (dato Caritas).

I dati sono emersi nell’ambito del convegno “La povertà multidimensionale” organizzato dal Centro Famiglia di San Benedetto del Tronto con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa Marche e dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche in collaborazione con la Comunità di Capodarco e il Centro di aiuto di Loreto.

Secondo l’Istat nel 2021 sono in condizione di povertà assoluta circa 1,9 milioni di famiglie in Italia e 5,6 milioni di individui, il dato marchigiano però risulta di un punto percentuale sopra la media nazionale.

Un dato che secondo Federconsumatori può trovare spiegazione in diversi elementi, in primis nell’inflazione e nella spirale di rincari, dall’alimentare, ai carburanti e all’energia. «Nelle Marche – spiega Serena Cesaro di Federconsumatori Ancona – le pensioni sono mediamente tra le più basse in Italia, mentre l’inflazione resta alta e a parte il bonus energia, di circa 300 euro l’anno, le misure messe in campo dal governo non sono sufficienti a sostenere le persone con redditi bassi».

Le pensioni basse, evidenzia Federconsumatori, sono responsabili anche «della rinuncia alle cure sanitarie. Le liste di attesa lunghe comportano spesso la necessità di dover fare visite ed esami a pagamento e chi non riesce a permettersi questi costi spesso è costretto a rinunciare alle cure, un fenomeno che sta assumendo contorni allarmanti».

Tra le criticità che mettono in crisi molte famiglie marchigiane, spiega Federconsumatori, ci sono le rate di affitto e mutuo i cui prezzi sono saliti alle stelle. «Stiamo ricevendo tantissime segnalazioni da parte di persone che ci chiedono aiuto per rinegoziare il mutuo perché il tasso variabile è salito così tanto che non riescono più a pagare. Sono soprattutto famiglie monoreddito, ma anche nuclei con due redditi che se prima a stento riuscivano a far fronte ai pagamenti adesso con i rincari non ce la fanno più e si trovano costretti a scegliere se mangiare o pagare il mutuo».

Secondo l’associazione dei consumatori è necessario «adeguare le pensioni in base all’inflazione e ridurre le disparità di tassazioni tra partite iva e dipendenti: con la flat tax – conclude Cesaro – chi ha una partita iva si trova a pagare un 15%, mentre un dipendente con reddito fino a 15mila euro di Irpef paga intorno al 23%. Una disuguaglianza da sanare».