Ancona-Osimo

«Il cimelio di sangue», ecco il nuovo libro dell’anconetano Massimo Cesaroni

La folgorazione per la scrittura dell'ingegnere meccanico in pensione. Cesaroni: «È nato tutto per caso, dopo aver conosciuto il figlio della mia compagna che a 9 anni mi ascoltava raccontare le storie più incredibili»

Massimo Cesaroni (foto per sua gentile concessione)

ANCONA – L’anconetano Massimo Cesaroni pubblica il secondo libro: ecco Il cimelio di sangue (Accademia di Babele edizioni). La presentazione, occasione in cui l’autore incontrerà il pubblico, è prevista per venerdì (20 dicembre), alle 21, ad Ancona in Largo Fiera della Pesca 11.

Ex ingegnere meccanico in pensione, Cesaroni si è dato alla scrittura da pochi anni: «È nato tutto per caso – racconta – dopo aver conosciuto il figlio della mia compagna che, a 9 anni, mi ascoltava raccontare le storie più incredibili. Ad un certo punto, ho deciso di scriverle», dice.

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Il libro arriva dopo L’ombra del lago, un noir storico: «Il vecchio romanzo era un’indagine su un triplice omicidio. Di mezzo c’era un medaglione che apparteneva a uno dei protagonisti. E ora tornerà quel medaglione che avrà un ruolo fondamentale – fa Cesaroni –. È come se questo amuleto porti con sé un’aura di maledizione: tutti vogliono averlo. E si scatena quindi una caccia all’uomo. È un po’ una triangolazione avvolta dal mistero».

Per scriverlo Cesaroni ci ha impiegato quasi un anno. «Se il mestiere dello scrittore sia impegnativo? Sì, devi inventare una storia che sia credibile, dei personaggi anch’essi credibili e poi devi avere un finale che magari sia un finale a sorpresa – commenta –. A volte ci si riesce, a volte meno».

«E trovo che bisogna scrivere dei pensieri non troppo lunghi, dialoghi un po’ serrati, per cercare di evitare che il lettore si stanchi». Cesaroni confessa di amare «tantissimo Ken Follet. Come genere, sono legato al romanzo storico».

Venerdì ci saranno anche Tany D’Ancona e Luigi Sfredda, per le letture del volume.

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