ANCONA – Buoni risultati per gli atleti azzurri alla kermesse Emaf, per Master ultrasessantenni arrivati al palindoor da 11 nazioni d’Europa. Le iniziative collaterali si sono concluse ieri, domenica 26, mentre l’aspetto agonistico era terminato sabato.
Per gli atleti in maglia azzurra c’è da festeggiare il successo del romano Roberto Paesani nei 200 metri, il primo italiano M75 a correre il giro di pista in meno di trenta secondi con 29.94. In base alle tabelle di punteggio, secondo il tedesco Rudolf König (M65) che corre in 26.99. Esulta di nuovo la sprinter piemontese Bruna Spano con il record italiano F70 dei 200 abbassato fino a 34.01, e in terza posizione con la vittoria alla tedesca Frauke Viebahn (W60), 30.01. Nel lungo c’è quindi il primato nazionale F70 per Maria Grazia Rafti, seconda con 3,57, superando il 3,28 che apparteneva a Ingeborg Zorzi, mentre è quarta Silvia Vagnone Giacosa (W60) con 3,81 e si impone la tedesca Petra Herrmann (W60) che salta 4,41.
Al secondo posto anche Marco Cacciamani (M60) sui 3000 in 10:08.70, Marco Moracas (M60) negli 800 con 2:23.09 e il marchigiano Giuliano Costantini, di Fossombrone (M70), autore di un 4,56 nel lungo in cui prevale il romeno Adrian Neagu (M65) con 5,19 ed è decimo Fabrizio Finetti, atterrato a 4,57. Nel peso vinto con 7,80 dalla danese Inge Faldager (W70) si piazza quarta Carla Ricci (W70) con 7,30, al maschile il migliore è il serbo Miladin (M60) che lancia a 13,80, invece nel mezzofondo fa doppietta la tedesca Conny Wagener (W65) con 12:01.89 nei 3000 e 2:52.08 sugli 800 metri.
Infine l’inedita staffetta 4×200 mista dominata dalla Germania in 1:56.41. Si è chiuso chiude con successo il progetto europeo Erasmus+ che ha avuto il supporto dei volontari del Liceo Savoia Benincasa di Ancona e che ha visto lo svolgimento dell’incontro Responsabilità ambientale e sostenibilità negli eventi sportivi moderato da Marco Cardinaletti, CEO di Eurocube, e introdotto da Simone Rocchetti, presidente FIDAL Marche, con gli interventi di Massimo Sbriscia, Nicolas Meletiou, Luca Guzzabocca e Silvano Falocco.