ANCONA – La recente manifestazione pugilistica del PalaVeneto ha, per l’ennesima volta, messo in luce la bontà del lavoro dell’UPA Ancona. La storica società anconetana sforna ogni anno pugili molto promettenti, lavorando con passione e dedizione al loro servizio.
Ciò che colpisce particolarmente è la giovane età di alcuni di essi, ritenuti già pronti per confrontarsi su ring importanti. E tutto questo ha un minimo comune denominatore. Marco Cappellini, il coach, che pazientemente giorno dopo giorno si occupa della crescita di questi ragazzi con e senza i guantoni allacciati.
Ciao Marco e grazie di essere con noi
«Grazie a voi per la disponibilità!».
Guardando alla manifestazione di venerdì scorso ti senti soddisfatto? Dovendo tracciare un bilancio cosa mi diresti?
«La manifestazione è andata discretamente bene , soprattutto perché i match sono stati equilibrati come risultati. Comunque quello che mi interessava era vedere l’esordio del piccolo fighter Michele Borriello che appena tredicenne ha dimostrato classe da vendere come il suo avversario. Punto molto su questo ragazzo per i prossimi campionati italiani che si svolgeranno a novembre. Bene l’altro giovane Filippo Sacchi (16 anni- categoria youth)- In crescita il senior Antonelli Giulio 64 kg a cui il pareggio conseguito va molto stretto. Positivo anche Alessandro Baldoni di 69 kg che vince ancora ed è imbattuto da due anni e mezzo (26 anni, ma atleticamente sembra un ragazzino). Bellissimo match da élite per Mattia Occhinero contro un avversario molto forte e con il doppio degli incontri disputati. Per gli élite cerco sempre match veri e tosti, che servono per ultimare la maturazione di un pugile. Si è ben distinto anche Alessandro Romagna mentre Gabriele Caraffa a mio parere non ha pienamente dimostrato tutto quello che vale. La cosa che mi ha fatto piacere è vedere tutto quel pubblico, gran bello spot per la nostra disciplina».
Come valuti la crescita degli over e quanto secondo te possono ancora esprimersi i giovani che stai allenando?
«Il pugile più grande di tutti e ‘ Alessandro Baldoni ed è un esempio. Si allena con grandissima professionalità e conduce una vita da vero atleta. Il resto sono tutti ragazzi giovani. Quest’anno punto sullo school boys Borriello Michele per arrivare in fondo ai campionati. Molto forti, a mio parere, sono gli youth Sacchi Filippo e Sabbatini Alessandro. Entrambi sedici anni. Per quanto riguarda gli élite puntiamo adesso con Bonazza Leo 64 kg ai prossimi campionati universitari che si terranno fra meno di un mese a Catania».
Su chi ti senti di scommettere personalmente?
«Su Michele Borriello che nonostante la giovane età ha già mostrato una classe fuori dal comune».
E in ultimo, cosa spinge la tua passione?
«Vedere la mia palestra sempre piena. Tanti giovani, tanti over30, amatori di ogni categoria. Vedendo le nostre gare si sono appassionati e questo per me è motivo di vanto».